Niente mensilità di dicembre e gennaio, soldi a fornitori ed imprese e operai a secco. Febbraio corto e amaro nel vero senso della parola, riesplode la rabbia alla Comunità Montana dell’Ufita di Ariano Irpino. I residui ci sono ma non vengono utilizzati. In fumo le promesse della Regione Campania.
Indetta un’assemblea nella sede di via Cardito per fare il punto della situazione alla luce di questa nuova emergenza. “Siamo determinati a presentare atti ingiuntivi, contro questa grave situazione che ci penalizza ancora una volta – fanno sapere gli operai – De Luca aveva promesso pagamenti ogni mese oltre alla riqualificazione del settore idraulico forestale, ma a quanto pare le promesse non sono state mantenute. La politica locale è oramai alle prese con la campagna elettorale e a noi nessuno ci pensa.”
Lo scorso 23 gennaio è stato sottoscritto a Napoli il contratto integrativo regionale dei lavoratori forestali alla presenza proprio del governatore della Campania Vincenzo De Luca, i rappresentanti di tutti gli enti istituzionali delegati tra cui Ariano e le organizzazioni sindacali.
Il nuovo contratto dei forestali prevede aumenti contrattuali ai lavoratori per circa 2 milioni e mezzo di euro e l'avvio della costituzione dell'ente bilaterale, un organismo, finalizzato a fornire servizi di assistenza in materia di sanità, pensionamenti, integrazione salariale che si costituisce per la prima volta nel settore della forestazione. Una programmazione triennale fino al 2020.
Altra importante novità, la razionalizzazione e la riorganizzazione del sistema dell’antincendio boschivo con la direzione della Protezione Civile regionale. Nuove strategie, opportunità ed iniziative a tutela dei territori, progetti e a sorpresa la beffa, con gli operai costretti nuovamente a rincorrere gli stipendi. E siamo già a quota due mesi.
Gianni Vigoroso