Scafati

Pasquale Aliberti è in ancora in carcere a Fuorni, ma, molto probabilmente, lo lascerà nelle prossime ore per andare agli arresti domiciliari a Roccaraso, a casa di amici. Non avrà il braccialetto elettronico, dato che non è disponibile, come già accadde per l'attore romano Domenico Diele. Aliberti però non dovrà attendere l'arrivo del dispositivo. Andrà in Abruzzo senza il braccialetto elettronico.

Il provvedimento potrebbe essere notificato tra domani e dopodomani. A deciderlo oggi il collegio tribunale del riesame. L'ex sindaco di Scafati, detenuto dal 24 gennaio scorso dopo la decisione della Corte di Cassazione che aveva confermato l’ordinanza di arresto con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso nell’ambito dell’operazione “Sarastra”, ha ottenuto i domiciliari lo scorso venerdì pomeriggio su decisione del gip del tribunale di Salerno Giovanna Pacifico.

Accolta l'istanza di scarcerazione presentata dai suoi difensori. Prossimo passo per l'ex fascia tricolore, rappresentata dai legali Silverio Sica, Antonio D’Amaro, Giovanni Aricò e Agostino De Caro è dunque difendersi in aula.

La prima udienza del processo a suo carico non è ancora stata fissata. Aliberti esce dal carcere, dunque, dopo che venerdì scorso era stato sentito in Procura per il filone d’inchiesta sulle affissioni mortuarie in città. A Roccaraso non potrà usare smartphone e computer e i suoi spostamenti saranno costantemente monitorati dagli inquirenti. Non potrà ricevere le visite della moglie, Monica Paolino, e dei figli.

La scelta della località montana abruzzese è arrivata dopo il rifiuto del gip alla proposta dei legali di Aliberti di scontare i domiciliari a Praia a Mare.

Per il magistrato, infatti, nella cittadina calabrese l’ex sindaco avrebbe potuto avere rapporti con il mondo esterno, dato che era solito trascorrere in quel posto le vacanze estive. Mentre a Roccaraso, a casa di amici, sarà lontano dal suo “mondo”.  

Sara Botte