Napoli

Ancora spari e paura a Napoli, dopo le stese alla Pignasecca un uomo è morto in seguito alle ferite a colpi di arma da fuoco a Ponticelli.

Gli hanno sparato in strada poco prima di mezzanotte, dinamica e movente ancora da ricostruire. I poliziotti del commissariato Ponticelli indagano sull'omicidio di Salvatore d'O., 29 anni, ferito gravemente in via Oplonti intorno alle 23.30 e deceduto stamattina in ospedale. Il ragazzo era stato colpito da diversi proiettili all'addome e al torace. Era riuscito a tornare a casa dopo l'agguato. I familiari lo hanno portato in ospedale. Era stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza ma le sue condizioni erano disperate. È deceduto questa mattina, troppo gravi le ferite e a nulla sono serviti gli interventi dei sanitari che hanno fatto di tutto per Salvarlo.

Ma le fibrillazioni tra clan e sodalizi stanno tenendo anche il centro storico della città con lo scontro tra le famiglie che puntano dritto al controllo del «sistema» Pignasecca.

Domenica notte, alle 22.32, c’è stata un’altra stesa tra sventagliate di mitra ad altezza d’uomo, auto crivellate di proiettili, paura e rabbia.

Sono due i fronti, almeno a leggere le informative di polizia giudiziaria che sono state depositate in questi mesi. La situazione torna drammatica, con l'incubo stese nel cuore di Napoli e non solo. 

Intanto il tribunale di Napoli su indicazione di quello dei minori conferma la perdita della patria potestà per i genitori pusher di sei bambini, tra gli otto e i dodici anni di età, che venivano utilizzati per confezionare e spacciare droga.

Puniti i genitori pusher del clan Elia, attivo nella zona del Pallonetto di Santa Lucia, nel centro di Napoli.