Grottaminarda

"Un romanzo vero e intenso, leggero e profondo, un viaggio appassionato in una Ferrara che è metafora dell’Italia e dell’Europa, con le sue fobie e le sue generosità e un generale senso di spaesamento e di una costante ricerca di senso."

Scrive Vito Teti su racconti viandanti, quaderno a cancelli sul viaggio e lo sradicamento di Sandro Abruzzese.

"Tra le pagine del taccuino del protagonista prendono vita personaggi sradicati e di grande sensibilità umana e un’intera città, un microcosmo, viene ripensata attraverso una cartografia di luoghi, storie ed esistenze.

Un romanzo che è anche un reportage nei luoghi della crisi di una città che non trova, nelle nobili tradizioni culturali del passato, una memoria fondante del presente.

Un libro che ci porta a fare i conti con il nostro passato che non parla e con un presente che non riesce ad ascoltare le voci di chi è sempre impegnato a trovare un senso pure nei luoghi della più profonda dispersione."

Gianni Vigoroso