Al di là della fede sportiva, per qualunque appassionato di calcio quella di ieri sera è stata una partita emozionante, fantastica, da pelle d'oca. Sarà pur vero che "la vera Champions si gioca sabato pomeriggio all'Arechi contro il Cesena" come scrivono in tanti- e condividiamo in pieno- ma vedere una squadra italiana asfaltare una spocchiosa big spagnola in uno stadio meravigliosamente pieno e quanto mai determinante non può non regalare una grande gioia, ancor di più in un anno che non vedrà la Nazionale partecipare ai mondiali. Sugli spalti dell'Olimpico, tra i 65mila cuori giallorossi, c'erano anche almeno 500 persone provenienti da Salerno e provincia (come rimarcammo già un mese fa, clicca qui), desiderose di godersi dal vivo lo spettacolo della Champions e le giocate di Messi, Iniesta e Suarez. Nulla di tutto questo: ha spadroneggiato De Rossi, ha giganteggiato Manolas (cui gol da qualcuno è stato paragonato a quelli recenti di Tuia), ha segnato Dzeko, ha indovinato tutto quel Di Francesco che, quasi un anno fa, ai nostri microfoni augurò alla Salernitana di tornare in serie A senza escludere la possibilità di guidare un giorno la formazione granata verso traguardi importanti (per ascoltare l'intervista clicca qui). Sul web in tantissimi hanno postato foto direttamente dalla Capitale, scrivendo che "la Salernitana è l'unica squadra del cuore, ma che emozioni che regala questo sport!", sperando ovviamente di vivere una gioia ancora più autentica sabato pomeriggio per la sfida contro il Cesena.
I tifosi della Roma hanno apprezzato la vicinanza del popolo salernitano e con qualcuno è nato un rapporto di amicizia e rispetto reciproco, del resto la torcida giallorossa ricorda ancora con una certa stima l'invasione dei 15mila quando la Salernitana giocò all'Olimpico sognando l'impresa per 45 minuti prima dei torti arbitrali e della doppietta di Paulo Sergio. E' bene rimarcare, però, che al momento non c'è nessun gemellaggio in vista tra le due curve, soltanto un grande rispetto e la speranza di incontrarsi nuovamente in A quanto prima per una sorta di personalissimo derby anche per i proprietari Lotito e Mezzaroma. Di certo c'è che chi è partito da Salerno ha indossato anche in uno stadio storico un drappo granata: quello che vi mostriamo in foto è Manuel D'Amelia, giovanissimo tifoso granata che, pur esultando per i tre gol della Roma, ha mostrato con fierezza e senso di appartenenza la sua inseperabile sciarpa con la scritta "Salerno". Anche nell'anello superiore della curva Sud abbiamo visto sventolare una piccola bandiera raffigurante il cavalluccio marino, in tribuna ci hanno segnalato un tifoso con la maglia di Davide Bombardini ai tempi della Salernitana. Perchè, in fondo, manifestare la fede sportiva e l'amore della città anche in altri stadi italiani ha sempre un sapore particolare.
Gaetano Ferraiuolo