Sono giorni tesi a Salerno sull’asse politico-sportivo: dopo le esternazioni di Lotito nel post partita con il Cesena, e le conseguenti polemiche scaturite, alcuni vertici della politica salernitana, come il sindaco Napoli e l’assessore Cammarota, avevano preso le parti di città e tifosi, con alcune dichiarazioni abbastanza dirette all’imprenditore capitolino. Attraverso le pagine de Il Mattino, però, questa mattina l’assessore allo sport Angelo Caramanno prova a mettere un “cerotto” sul precario rapporto tra le parti:
partiamo dalle celebrazioni per il centenario. Come vi state muovendo?
«L’amministrazione comunale di Salerno, con una precisa delibera di giunta, ha istituito un comitato di cuori granatamente competenti. L’idea è quella di coinvolgere in primis la società e di fare tutto insieme alla Salernitana, i giornalisti di carta stampa e delle tv, la tifoseria organizzata e ovviamente anche la parte politica. Non sarà un esercito di persone, ma comunque sarà una squadra che lavorerà per il bene di questa passione che coinvolge tutti i salernitani».
Una passione che martedì ha scatenato lo stesso sindaco Napoli, vero?
«In consiglio comunale, il collega Antonio Cammarota ha fatto un intervento di cuore e di passione, essendo lui prima tifoso e poi consigliere comunale. Ha sollevato la problematica dei rapporti che dovrebbero esistere tra la tifoseria e la società».
Lei come giudica le parole di Napoli?
«Preferisco non entrare nel merito, anche perché nonostante io viva la mia passione sportiva in sintonia con moltissimi tifosi, ho rapporti di grande cordialità e correttezza con diversi esponenti della società granata. In particolare, ho un rapporto costante e di grande rispetto con il co-patron Mezzaroma. Il problema alla fine è sempre la passione che muove tutto e occorre saper trovare le corde giuste che muovono questa passione, per evitare polemiche e attriti».
Sì ma Cammarota ha posto il problema del mancato rispetto di Lotito nei confronti della collettività e della tifoseria.
«L’amico Antonio Cammarota ha espresso legittimamente il suo pensiero, che rispetto in toto. Ma anche il sindaco Napoli, dopo le sue parole in consiglio, ha chiarito a 360 gradi il suo esatto pensiero in merito. Comunque sia, si è notato come l’argomento Salernitana stia a cuore all’intera assise comunale».
Ma in tutta questa storia c’entra anche la politica?
«Assolutamente no. Sia la posizione di Cammarota che quella di Napoli sono assolutamente derivanti dalla passione sportiva e dall’attaccamento alla città. Nulla più».
Dunque le esternazioni di Lotito hanno fatto male anche a lei?
«Direi che quando si parla e si dicono alcune cose, mossi dalla passione, occorrerebbe stare un po’ più attenti proprio per risparmiarsi inutili polemiche che fanno male a tutto l’ambiente. Abbiamo visto tutti martedì sera a Cremona, in occasione della gara della Salernitana, l’atteggiamento dei tifosi contro la società. Ecco perché, ribadisco, occorre fare attenzione sempre quando in ballo c’è la passione della gente».
Ma tra il Comune e la Salernitana di Lotito i rapporti come sono davvero?
«Non sono di certo caratterizzati da rose e fiori, ma si tratta di relazioni che hanno momenti di difficoltà. Occorre comunque tutelare sempre la squadra e la società calcistica».
Se lei dovesse fare un augurio all’ambiente tutto, cosa si sentirebbe di dire per superare questa crisi?
«Allo stato delle cose, sarebbe auspicabile moderare i commenti e stringerci tutti attorno alla Salernitana visto che le celebrazioni del centenario granata non meritano polemiche inutili».
Possiamo anticipare qualcosa sul compleanno della Salernitana?
«Stiamo pensando ad una mostra documentale importante».
Redazione sport