Salerno

Per fare chiarezza rispetto alle parole riprese da tutti gli organi di informazione la settimana scorsa al termine delle partita pareggiata con il Cesena, la redazione di OttoChannel ha intervistato in esclusiva il presidente Claudio Lotito presso Villa San Sebastiano toccando tutti le tematiche maggiormente gettonate negli ambienti del tifo granata. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni, questa sera alle 22 la replica sul canale 696 del digitale terrestre: "Anzitutto mi preme dire che vanno ringraziati i tifosi della Salernitana, quelli veri. Anche martedì sera erano tanti in trasferta e sono contento perchè riscontro davvero ovunque in Italia il loro senso di appartenenza. Quanto al campionato, il punteggio che abbiamo in classifica, a poche gare dalla fine, aumenta il rammarico poichè, analizzando complessivamente la stagione, ce la siamo giocata sempre alla pari con squadre che si trovano a lottare per la promozione, ma che non hanno dimostrato contro la Salernitana di essere state superiori. Abbiamo battuto l’Empoli, fermato Bari e Frosinone sul pareggio, rimontato partite che sembravano perse. Purtroppo tanti fattori hanno inciso in modo significativo anche sui risultati: tutti vogliono raggiungere gli obiettivi massimi e lavoriamo per farlo ogni anno, purtroppo ci sono episodi che non aiutano. Il rigore sbagliato ci ha fatto perdere due punti, tante volte potevano uscire vincitori. Il gioco non è mancato, la qualità della squadra a mio avviso è buona, ma il calcio è fatto di fattori imponderabili che hanno condizionato risultati e classifica. Mancano numerosi punti che ci avrebbero permesso di lottare per la promozione, ma mancano sei partite e sulla base di questo…le vie del Signore sono infinite. Speriamo che il nostro obiettivo sia legato non a pali e traverse, ma anche di qualche colpo che ripaghi la squadra e la società dei sacrifici”,

Lotito prosegue tra presente e futuri: "L' allenatore è riuscito a trasmettere il caratteere alla squadra, vogliamo chiudere con una posizione di classifica completametne diversa e ammutolire quegli pseudo tifosi che sono scettici. A me sembra che il nostro mister sia tra i più apprezzati sulla piazza, lo testimonia la sua carriera, ma anche il suo valore di mercato. Ci tengo a fare una precisazione: rispetto chi è sempre allo stadio e che rappresenta il supporto vero della squadra e della società, raggiungono le mete più disparate pur di sostenerci e questi rimarranno il nostro punto di riferimento. Gli investimenti e la mia presenza allo stadio confermano che vogliamo grandi obiettivi, ma c’è chi si diverte a strumentalizzare e vede tutto con negatività. L'erba del vicino è sempre più verde, io dico che il peggio non è mai morto". Il patron batte su un concetto: "Qui non si tratta di rinfacciare o di fare polemiche, ma di rinfrescare la memoria a chi attacca senza ricordare nulla. Abbiamo raggiunto anzitutto stabilità e consistenza economica, non era affatto semplice perchè abbiamo ereditato un club che stava in eccellenza. Di recente ci sono stati due fallimenti e all’orizzonte non c’è questo rischio e non abbiamo problemi di pagamento di stipendi".

Il tema più discusso è quello dell'impossibilità di sognare la promozione: "La multiproprietà è pura fantasia di gente che mistifica la verità. Come può un imprenditore non appetire al massimo livello? In 4 anni l’abbiamo portata in B, ora vogliamo portarla in A.  siamo un’eccellenza, sul mercato riscontriamo che tutti vogliono venire alla Salernitana perchè percepirebbero i soldi in anticipo e non in ritardo. Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti: attraverso investimenti e con l'aiuto dei veri tifosi abbiamo vinto tre campionati e conquistato le prime due coppe nella storia, ogni anno allestiamo una squadra per migliorarci ma non sempre tutto va come auspicato. Vorrei ricordare che, a parte la gente, nessuno ci aiuta: zero sponsor e zero pubblicità, oltre al pubblico nessuno ci ha dato supporto contrariamente a quanto accaduto in altre città dove le società di calcio vengono portate su un palmo della mano. Vengo interpretato male e mal considerato, a che serve? Faccio le cose con cuore, passione, sentimento e affetto, soltanto per quelle persone che passano una settimana aspettando quella partita che diventa un motivo di vita. Di certo non predisponevo investimenti sulle strutture o non aprivo una nuova sede che costa per restare in B a vita: prima di vincere ancora era necessario dare alla Salernitana stabilità strutturale".

Infine Lotito chiarisce il concetto di Lazio B "C'è qualcuno che estrapola una frase da un concetto ampio e scatena polemiche inutili. MI hanno chiesto cosa ne pensassi delle squadre B, ho detto che ero contrario. Aggiungendo dopo che ho la fortuna di avere una squadra titolata in serie A e che se posso rinforzare la Salernitana con qualche nostro giocatore ben venga. Se dalla Primavera esce un calciatore di valore, perchè devo darlo ad altre squadre? Palombi era molto richiesto, ma io ho fermato tutto parlandone con Colantuono per capire se era di suo gradimento. Non ho imposto nessuno, anzi dal primo giorno ho parlato col direttore sportivo di percorso autonomo. Poi non mi sembra di aver mandato delle scartine: Strakosha e Luiz Felipe sono titolari in A, a volte a Roma vanno bene e a Salerno vanno male. Forse anche l’ambiente determina certe situazioni anche a causa di una stampa un po' particolare. Centenario? Prepareremo una serie di iniziative e allestiremo una squadra all'altezza esclusivamente in segno di riconoscenza verso quei veri tifosi che veramente fanno sacrifici illimitati per amore della Salernitana e che costituiscono il dodicesimo uomo in campo".

Gaetano Ferraiuolo