E' ancora presto per pensare al prossimo campionato, ma come rimarcato questa mattina è sicuramente interessante pensare che la B sarà impreziosita dalla presenza di piazze importanti come Livorno, Lecce, Padova e Benevento che certamente non vorranno recitare un ruolo di comparsa. Se a questo ragionamento aggiungiamo che il Brescia, ormai salvo, ha investito su un centro sportivo annunciando rivoluzione in tutti i reparti, che Foggia e Venezia hanno dichiarato pubblicamente di voler andare in A qualora il grande salto non riuscisse quest'anno attraverso i play off e che chi fallirà la promozione ci riproverà l'anno prossimo (in ballo Frosinone, Palermo, Bari e Perugia, senza dimenticare la voglia di riscatto del Pescara) si può ben capire che la Salernitana versione 2018-19 dovrà essere necessariamente più forte di questa stagione e puntare senza mezzi termini al grande salto per festeggiare il centenario nel migliore dei modi. Nelle ultime 24 ore la situazione è diventata emotivamente più coinvolgente per la torcida granata per due ragioni apparentemente diverse, ma strettamente legate tra di loro: il Verona, storica rivale che nel 2011 strappò la B alla Salernitana anche a causa di una serie di gravi episodi arbitrali, è virtualmente retrocesso con quattro giornate d'anticipo e tornerà mestamente in cadetteria dopo appena 10 mesi dalla festa promozione. Poco dopo ecco che la Cremonese ha esonerato Attilio Tesser puntando su Andrea Mandorlini: contratto di un anno e mezzo e possibilità di tornare a Salerno 8 anni dopo le polemiche che portarono 30mila persone a fischiarlo e contestarlo dal primo all'ultimo minuto. Dalle dichiarazioni prepartita al coro "Ti amo terrone" senza dimenticare l'eccessiva esultanza sul manto erboso dell'Arechi, le parole sulla designazione arbitrale prima della sfida d'andata e qualche altra frecciatina poco gradita al popolo salernitano che, con grande orgoglio e dignità, ripartì dalla D e si ritrova in B con le proprie forze e senza l'aiuto di nessuno. Che sia un segno del destino che, nell'anno più importante della storia, la Salernitana incrocerà Verona e Mandorlini?
Gaetano Ferraiuolo