Salerno

Quando la posta in palio inizia ad essere alta tutte le componenti possono incidere e non poco, compresa la classe arbitrale. Da questo punto di vista non è stato certo un pomeriggio fortunato per l'arbitro Piscopo che, purtroppo per le due squadre, è incappato in una partita decisamente negativa contraddistinta da una serie di errori clamorosi e che hanno innervosito e non poco i 22 protagonisti in campo e i componenti della panchina. Sia la Salernitana, sia il Perugia hanno lasciato il campo lamentandosi e il pubblico biancorosso ha puntato il dito sul fischietto di Imperia soprattutto dopo la fine del primo tempo, quando tutti i calciatori di casa lo hanno atteso all'ingresso del tunnel degli spogliatoi per protestare e chiedere spiegazioni. Il primo torto, però, lo hanno subito i granata ed è storia del sesto minuto: dopo aver recuperato palla con un anticipo perfetto, Mantovani ha subito un fallo durissimo di Di Carmine che interviene con il piede alto colpendolo allo stomaco, un fallo da cartellino rosso e che poteva anche comportare gravi conseguenze fisiche per il giovane difensore della Salernitana. Poco dopo primo episodio dubbio nell'area di rigore del Perugia, con Akpa Akpro che sembra sgambettare Di Carmine: il penalty poteva starci, ma l'azione nasce da un evidente fallo di Bianco su Signorelli che l'arbitro, ben posizionato, non aveva ravvisato. Due errori in cinque secondi, anche piuttosto gravi: una sorta di record di cui Piscopo non andrà certamente fiero. Chi ha rischiato più di tutti è il difensore centrale Monaco che, con Cerri, ha dato vita ad un continuo duello molto fisico e spesso ai limiti del regolamento. Era netto il rigore reclamato dal Perugia proprio per un fallo del centrale napoletano sull'ex compagno di squadra, steso in piena area con un pestone, ma ammonito per simulazione. Poco prima lo stesso Cerri era stato graziato per una gomitata rifilata a Bocalon a centrocampo: davvero incredibile che nessuno della terna arbitrale abbia ravvisato un gesto violento quasi da cartellino "arancione". Nella ripresa Piscopo è stato bravo a non perdere la bussola, ma nel complesso le lamentele sono continuate per un metro di giudizio non sempre equo. Qualche dubbio sul gol del Perugia: quando parte il cross di Colombatto l'attaccante Di Carmine sembra avere la spalla leggermente più avanti rispetto all'ultimo difensore granata, ma si tratterebbe comunque di centimetri e non si può parlare di errore grave. E' una di quelle situazioni in cui anche il Var, senza chiarezza, avrebbe spinto il guardalinee ad assegnare la rete. Nel finale tutto è filato liscio, il Perugia ha invocato un terzo rigore per l'ennesimo intervento irregolare in area di rigore sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Tuia cintura con evidenza il solito Cerri impedendogli di staccare e di arrivare sul pallone, se Piscopo avesse indicato il dischetto non ci sarebbe stato nulla da scandalizzarsi. Un 4,5 in pagella, dunque, anche abbastanza generoso...

Gaetano Ferraiuolo