Salerno

Tra i protagonisti assoluti della partita giocata ieri pomeriggio al "Curi" di Perugia c'è sicuramente Boris Radunovic, calciatore che in questo girone di ritorno è cresciuto costantemente dimostrandosi un elemento forte tra i pali, ma potenzialmente bravo anche in uscita. Agevolato dalla possibilità di allenarsi quotidianamente con due preparatori e rassicurato dalla società a gennaio circa la titolarità del ruolo, il pipelet scuola Atalanta ha messo le mani su un punto preziosissimo ricevendo gli applausi della tifoseria granata, l'abbraccio dei compagni di squadra e i complimenti degli avversari, convinti che solo un Radunovic in giornata di grazia abbia impedito al Perugia di portare a casa l'intera posta in palio. Già nel primo tempo l'ex Avellino era stato determinante: prima una presa difettosa, ma efficace su Mustacchio, poi una grande e coraggiosa uscita in anticipo su Di Carmine appena un minuto dopo il vantaggio granata. Nella ripresa, pur subendo una rete sulla quale ha pochissime colpe (la difesa è posizionata male, Tuia e Vitale perdono la marcatura e non c'è nemmeno il tempo per abbozzare un'uscita), Radunovic è diventato assoluto protagonista e ha guidato con autorevolezza la retroguardia blindando la porta in due occasioni: prima con un volo all'incrocio dei pali su punizione di Diamanti (forse la parata più bella della stagione), poi una respinta provvidenziale su colpo di testa da distanza ravvicinata di Cerri, un doppio intervento da 8 in pagella seguito da altre uscite molto attente e da un altro colpo di reni su un insidioso traversone ancora di Diamanti che sembrava destinato all'angolino alto della porta. "Sta crescendo esponenzialmente, è stato bravo" ha dichiarato Colantuono che, pur avendo chiesto in inverno un portiere di esperienza (e fu ad un passo Rosati, proprio del Perugia), ha riconosciuto da subito che Radunovic avesse potenzialità importanti. Che la dirigenza si stia già muovendo per riconfermarlo anche l'anno prossimo?

Gaetano Ferraiuolo