Infuocato post partita allo stadio Arechi. Mentre la squadra era intenta a festeggiare con i tifosi per il raggiungimento della salvezza e per l'ottima vittoria conquistata oggi pomeriggio, improvvisamente ha fatto capolino sul rettangolo verde il presidente Claudio Lotito, subissato di fischi da tutti e tre i settori dello stadio e ripetutamente offeso da un gruppetot di persone assiepato nell'anello inferiore dei distinti. Scortato dalle forze dell'ordine e accompagnato da alcuni dirigenti, il patron ha chiesto un confronto con gli ultras auspicando serenità e spirito costruttivo nell'interesse della Salernitana. Il primo a prendere parola è stato il capo ultras della Nuova Guardia Mino Caputo che, con senso di appartenenza e con o toni giusti, si è rivolto al presidente dicendo quanto segue: "Anche oggi abbiamo dimostrato di essere sempre al fianco della Salernitana, non vogliamo più essere offesi con i paragoni con San Matteo e non vogliamo essere la succursale della Lazio perchè Salerno non è seconda a nessuno. Questa città vi ha dato tanto e abbiamo diritto di sognare". Lotito ha ascoltato tutto con grande attenzione, ignorando i cori che proseguivano incessantemente dai distinti e permettendo a tutti tifosi di esprimere il proprio parere con civiltà. Poi, quando le acque si sono calmate. ha detto quanto segue: "Oggi sono venuto qui così potete ascoltare direttamente dalla mia voce il mio pensiero. Io ho sempre ringraziato lo zoccolo duro, so che voi non comprate nemmeno un paio di scarpe pur di mettere da parte i soldi per vedere la Salerntiana. Tutti insieme siamo partiti dal basso, siamo tornati in serie B e in questi tre anni c'è stato un assestamento: non è semplice andare in serie A, devono coincidere tanti fattori che sono fondamentali e una parte dell'ambiente anche quest'anno non ci ha aiutato. Siamo stati oggetto di stumentalizzazioni di persone che non vogliono bene alla Salernitana. Voglio chiarire il discorso delle seconde squadre: non ho mai detto che la Salernitana è una Lazio B, ho solo detto che ho già due società e quindi non mi interessa crearne una terza per valorizzare i giovani. So benissimo quali sono le vostre aspirazioni, ma quest'anno con un po' di fortuna in più le cose potevano andare diversamente".
Quando Lotito ha iniziato a parlare di investimenti e degli stipendi pagati con regolarità il dissenso è stato unanime e dall'anello superiore della curva sono piovuti diversi improperi, sono una parte della tribuna ha contestato i contestatori invitando Lotito a rientrare negli spogliatoi per non ascoltare quelle polemiche ritenute fuori luogo. "L'anno prossimo vogliamo allestire una squadra competitiva, ma voglio ricordare a tutti che, a parte l'affetto dello zoccolo duro, non abbiamo avuto nulla in cambio e abbiamo fatto cose importanti. Io la Lazio non la seguivo in trasferta da 4 anni, martedì sera sono stato a Perugia per dimostrare che tengo alla Salernitana. Anche oggi sono qui e ho voluto fortemente questo momento con voi per chiarire alcuni aspetti e farvi ascoltare le cose come stanno direttamente dalla mia voce e non tramite qualcuno che strumentalizza". Un confronto partito benissimo si è chiuso però nel peggiore dei modi: Lotito è stato fischiato, ha manifestato un certo sdegno e con delusione e rabbia è tornato negli spogliatoi mentre gli ultras hanno intonato un inequivocabile "Lotito vattene" che potrebbe comportare clamorosi risvolti. La proprietà aveva fatto un passo importante verso il pubblico, Salerno ha ascoltato e ha "respinto" il patron: e ora?
Gaetano Ferraiuolo