Emergono nuovi dettagli relativi a quanto accaduto questo pomeriggio nell'immediato post partita tra Salernitana ed Entella. Sembra, infatti, che questo confronto tra la società e il pubblico sia stato programmato già nelle ore precedenti alla partita, il modo migliore per cercare di arrivare ad un punto di incontro dopo le polemiche del passato attraverso un dialogo costruttivo e che puntasse esclusivamente ad aiutare la Salernitana. Dopo aver ascoltato il discorso del capo ultras Mino Caputo che ha toccato tutti i temi più importanti con toni giusti e senza mai andare oltre le righe, Lotito ha preso il microfono dicendo quanto segue: "Sono qui perchè ritengo che sia fondamentale chiarire una volta per tutte una serie di cose che sono state dette in passato e che hanno portato polemiche: io e mio cognato abbiamo sempre avuto grande considerazione per voi, per tutte le persone che ci tengono alla Salernitana. So bene che molti di voi non comprano nemmeno le scarpe per poter risparmiare i soldi per essere allo stadio e questo lo apprezzo. In cambio non abbiamo ricevuto nulla se non il vostro importantissimo affetto, per poter raggiungere obiettivi importanti è fondamentale che tutte le componenti remino nella stessa direzione e anche il tifo è un fattore che incide. A volte l'ambiente e il clima non aiutano".
In quel momento, dopo aver zittito i contestatori, anche gli esponenti di spicco della curva hanno avuto qualcosa da ridire, ricordando che in realtà il pubblico ha sempre accompagnato la Salernitana dalla serie D e che pagare gli stipendi non è un merito, ma un atto dovuto. A quel punto Lotito ha chiarito ulteriormente: "Ci sono delle società di B che hanno difficoltà, a me sembra che noi siamo molto puntuali in tutte le scadenze. Quanto alle mie parole purtroppo qualcuno strumentalizza con l'obiettivo di destabilizzare l’ambiente. Vorrei ricordare a tutti che martedì ho dimostrato il mio affetto per Salerno presenziando a Perugia, mentre non viaggio al fianco della Lazio da 4 anni. Ci tengo a chiarire un altro aspetto, così ascoltate direttamente dalla mia bocca quella che è la realtà dei fatti e quello che è il mio pensiero:.non ho mai detto che la Salernitana è una seconda squadra, ho risposto solo a una domanda dicendo che avendo già due società sono contrario alle squadre B. Nessuno preclude obiettivi importanti, a me sembra che si stiano facendo le cose per bene, ma ci vuole tempo per arrivare al massimo: non è che ci si sveglia al mattino e si va in serie A. Quest'anno hanno inciso tanti fattori, vorrei ricordare che in campo non vado io. Dobbiamo lavorare tutti insieme e non creare divisioni".
Qui i primi timidi applausi di una parte della tifoseria, momento che sembrava sancire quasi la pace tra Lotito e il pubblico. "Forse stiamo ponendo le basi per un grande futuro" si diceva in tribuna, laddove una ventina di persone hanno a distanza beccato quel gruppetto dei distinti che aveva intonato cori contro Lotito già durante la partita. Gli animi si sono accesi nuovamente sul finire del confronto, quando Lotito ha ripreso lo slogan del "risultato garantito" battendo nuovamente sul tasto delle due apparizioni in A in 99 anni di storia. Lì la gente ha iniziato a fischiare e il patron, visibilmente deluso, ha restituito il microfono ed è andato via evidentemente rabbuiato, soprattutto perchè la gente forse non aveva ben compreso l'intento distensivo del confronto. Lotito, al netto di tutto, ha promesso che allestirà una rosa competitiva e ha garantito impegno massimo per ringraziare lo zoccolo duro. Siamo certi che i tifosi- quelli veri- sapranno fare un passo indietro qualora la società effettivamente facesse un ulteriore salto di qualità.
Gaetano Ferraiuolo