Nocera Inferiore

Ad inchiodare l'ex consigliere comunale di Nocera Inferiore Nicola Maisto, rinviato a giudizio dal gup Giovanna Pacifico perchè ritenuto coinvolto nell'inchiesta “Un'altra storia”, sulla presunta corruzione elettorale nel comune dell'agro, sarebbe una foto su un cellulare.

Lo scatto, preso dal telefono di uno degli indagati, è stato depositato dai carabinieri del Ros e riguarda una scheda elettorale all'interno di una cabina con la preferenza “Maisto”, candidato nella lista “Uniti per Torquato”. Potrebbe bastare questo per l'antimafia a dare un “rilievo investigativo” all'ipotesi che un gruppo di persone si sia fatto corrompere per indirizzare il proprio voto alle elezioni del giugno scorso.

Le indagini portarono al blitz dello scorso agosto e aprirono uno squarcio sulla possibilità di una compravendita di voti durante le elezioni.

La foto in questione si trova sul telefono cellulare di una ventenne indagata per corruzione elettorale, insieme ad altre 5 persone. Proprio dalla lettura dei messaggi scambiati tra gli indagati emergerebbe poi come a beneficiare di voti comprati, secondo gli investigatori, non sarebbe stato solo Maisto ma anche altri candidati. Intanto i 14 imputati andranno a processo nel settembre prossimo, mentre si continua ad indagare. Dovranno rispondere a vario titolo di favoreggiamento, scambio elettorale, corruzione elettorale.

Insieme al boss Antonio Pignataro, a processo per scambio elettorale politico mafioso, l’ex assessore e vicesindaco Antonio Cesarano; l’ex consigliere comunale Carlo Bianco; il candidato al Consiglio comunale Ciro Eboli, l’ex consigliere comunale Luigi Maisto (per corruzione elettorale) e il parroco Alfonso Santoriello per l’ipotesi di favoreggiamento. Alla sbarra anche Mario Stanzione Antonio Cesarono (ex candidato sindaco), Luigi Sarno (per corruzione elettorale e estorsione per l’attacchinaggio di alcuni manifesti elettorali), Francesco Gambardella, Pio Sarno, Rocco e Mirko Sileo, Luigi Chiavazzo e Gerardo Villani (corruzione elettorale).

Mentre ad ottobre dovranno comparire davanti ai giudici le persone che avrebbero ricevuto denaro, dai 40 ai 50 euro, per votare Maisto.  

S.B.