Salerno

90 minuti ancora da giocare ed arrivano altri due verdetti ufficiali: Pro Vercelli e Ternana, che si sono affrontate oggi pomeriggio in una partita giocata davanti a poche centinaia di spettatori, salutano la serie B al termine di una stagione anche sfortunata, ma tremendamente discontinua. Il 2-1 odierno non ha permesso ai piemontesi di alimentare almeno le speranze play out, pesa come un macigno l’1-5 della settimana scorsa contro uno Spezia senza obiettivi, ma che sfruttò le amnesie di una difesa che ha rappresentato davvero il punto debole dalla prima all’ultima giornata. Anche gli umbri salutano la B proprio nell’anno del cambio di società: non ha fruttato nulla il cambio tra Pochesci e De Canio, sebbene l’esperto tecnico ex Napoli e Genoa sia stato già blindato con un pluriennale ed indicato come uomo di fiducia dal quale ripartire per il futuro.

L’Entella, pur perdendo per 1-0 contro il Frosinone, è ancora in vita, demerito di un Novara decisamente crollato in questa seconda fase della stagione pur con Di Carlo in panchina in luogo di Corini, ma capace comunque di strappare un pareggio a Perugia: venerdì sera ci sarà proprio Novara-Entella e solo una vittoria potrebbe evitare ai liguri la retrocessione diretta, consapevoli che servirà un autentico miracolo sportivo al momento difficilmente pronosticabile. A proposito di Frosinone, i ciociari sono virtualmente in serie A: dopo aver sbagliato un rigore ci ha pensato Federico Dionisi a far esplodere i 300 tifosi gialloblu presenti nel settore ospiti, antipasto della grande festa che presumibilmente andrà in scena allo Stirpe tra pochi giorni. Un riconoscimento complessivamente meritato per il Frosinone che, dopo il clamoroso epilogo play off dell’anno scorso contro il Carpi in casa in 11 contro 9, si prepara a tagliare il traguardo pur avendo pareggiato qualche partita di troppo a cospetto di squadre nettamente più deboli dal punto di vista dell’organico.

Il Perugia di Breda, invece, pur non vincendo da un mese e mezzo è matematicamente nei play off malgrado il pari interno e la contemporanea vittoria del Foggia sulla Salernitana, determinata anche da una serie di episodi arbitrali discutibili. In vetta è accaduto praticamente di tutto: 1-0 del Parma sul Bari nel segno di Gagliolo e pugliesi costretti a guardarsi alle spalle per non giocarsi gli spareggi in una posizione di svantaggio, noioso 1-1 del Cittadella a Carpi, crollo del Venezia che perde 5-1 a Cremona (anche in questo caso pessima la direzione del signor Pinzani, sull’1-1 concesso un rigore inesistente ai padroni di casa per atterramento su Perrulli), 0-0 del Palermo col Cesena che consegna virtualmente la salvezza ai romagnoli e che costringerà i rosanero a rimandare a giugno il discorso promozione. Anche qui un rigore fallito, nella circostanza da Coronado che ha calciato alle stelle tra lo stupore generale. La cura Stellone, dunque, non ha prodotto granché, con due segni X in casa ed un successo sofferto e rocambolesco contro la derelitta Ternana.

L’Empoli non si ferma più e vince 2-0 a Brescia: anche in questo caso c’è da chiedersi a cosa sia servito mandare via Boscaglia e chiamare un altro allenatore. Manco a dirlo hanno timbrato il cartellino Donnarumma e Caputo, per i rimpianti dei tifosi granata che ancora recriminano per aver perso a zero euro un bomber utilizzato malissimo da Bollini. Preziosissimo successo dell’Ascoli a Pescara: la decide Bianchi per la gioia dei duemila tifosi bianconeri presenti. In attesa dell’ultimo turno ecco la classifica aggiornata: Empoli 82, Frosinone 71, Parma 69, Palermo 68, Venezia 66, Bari 64, Cittadella 63, Perugia 60, Foggia 57, Spezia 53, Carpi 52, Salernitana 51, Cremonese 48, Cesena, Brescia, Pescara 47, Avellino, Ascoli 45, Novara 44, Entella 41, Pro Vercelli 40, Ternana 37

Gaetano Ferraiuolo