Salerno

Sperava di giocare la penultima partita con la maglia granata senza raccogliere palloni in fondo al sacco, purtroppo Mazzeo si è confermato una bestia nera e lo ha trafitto a metà primo tempo consegnando al Foggia tre punti importanti per il morale, ma che nulla cambiano in classifica. Tutto sommato, però, anche oggi Boris Radunovic ha sfiorato la sufficienza per aver guidato con discreta sicurezza il reparto difensivo, conferma del fatto che l’arrivo dello staff di mister Colantuono ha permesso al giovane pipelet scuola Atalanta di correggere alcuni difetti che, nel girone d’andata, erano emersi appieno spingendo l’allenatore a chiedere invano l’arrivo di un numero uno di maggiore esperienza nel mercato di gennaio. Nella seconda parte di stagione, però, l’ex Avellino ha spesso salvato la porta della Salernitana e sono tanti gli interventi prodigiosi che lo hanno visto protagonista; anche oggi la sua partita era iniziata con una prodezza, una deviazione su tiro da distanza ravvicinata di Frediani sintesi perfetta di senso della posizione, freddezza e reattività.  Sulla rete subita l’opinione pubblica è divisa: da un lato chi sostiene che il tiro di Mazzeo fosse imprendibile ed eccessivamente potente per poter essere intercettato, dall’altro chi fa notare che  un portiere che gioca in B non può assolutamente farsi beffare sul palo di competenza. La nostra redazione sposa di più questa seconda tesi: è vero che l’attaccante rossonero calcia praticamente a ridosso dell’area piccola sfruttando la dormita della retroguardia, ma Radunovic si tuffa in modo goffo forse battezzando fuori il pallone. Non una papera, sia chiaro, ma un’occasione in cui si poteva e si doveva fare molto di più. Da quel momento in poi il Foggia non si è mai reso pericoloso e solo all’82’ i guantoni del portierone granata si sono nuovamente sporcati: si ha provato Kragl da distanza impossibile ad archiviare la pratica, attenta la respinta in corner stavolta con copertura ottima del palo di competenza. Un 6 in pagella che migliora ulteriormente la media, peccato che fuori casa abbia mantenuto la porta inviolata soltanto contro Venezia e Frosinone.

Gaetano Ferraiuolo