Manca ancora più di un anno ad un evento che sicuramente farà esplodere l'entusiasmo della città e dell'intera tifoseria, ma dietro le quinte sta già nascendo un grandissimo progetto dedicato alla storia della Salernitana. A lanciare un segnale importante a tutto l'ambiente sono state l'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Vincenzo Napoli e la società presieduta da Lotito e Mezzaroma che, a stretto giro di posta, si ritroveranno attorno ad un tavolo per pianificare insieme il programma che condurrà il popolo granata verso la fatidica data del 19 giugno 2019. Perchè questa festa, quest'anniversario, questo appuntamento con la storia non possono vivere di protagonismi e divisioni e ci sarà bisogno di coinvolgere tutte le componenti per rendere quest'anno quanto più magico ed emozionante possibile, forse l'ultima occasione per riconquistare le nuove generazioni e per distendere il clima dopo le tensioni del recente passato. Stando a quanto pubblicato questa mattina dal quotidiano La Città, già dopo la fine della partita con il Palermo Comune e U.S.Salernitana potrebbero avviare un discorso propositivo e costruttivo, proprio come auspicato dal Sindaco e dal patron Marco Mezzaroma. Tante le idee, tutte suggestive e già apprezzate dai tifosi: dalla riproposizione all'Arechi del "Torneo delle Capitali" in presenza di realtà prestigiose come Torino e Roma passando per un'amichevole sempre a Salerno tra le vecchie glorie della Salernitana, quelle squadre che in passato e in tempi recenti hanno vinto campionati facendo sognare la piazza. Chissà che anche in questo caso non possa esserci un triangolare: un mix Salernitana 1989-90/1993-94, la Salernitana 1997-98 e un mix della Salernitana 2007-08 e 2014-15 che salì in serie B con Lombardi e Lotito-Mezzaroma al timone.
Invitati, naturalmente, tantissimi calciatori che hanno scritto pagine indelebili della storia granata e da questo punto di vista già circolano i primi nomi: da Grimaudo a Breda, da Pisano a Tudisco passando per Di Vaio, Strada, Ricchetti, Di Napoli, Fusco, Grassadonia, Gori, Facci, Ferraro, De Cesare, Lanzaro, Russo, Artistico, Giacomo Tedesco, Tosto, Del Grosso, Balli e i più recenti Calil, Colombo e Pestrin. Si sta pensando di invitare a Salerno per l'occasione anche qualche allenatore che di campionati ne ha vinti e non pochi: possibile la presenza di Delio Rossi, pare su esplicita richiesta della tifoseria organizzata che, al pari dei giornalisti, avrà un ruolo cruciale nella realizzazione dei vari eventi che potrebbero estendersi anche alle scuole proprio per coinvolgere i più giovani. Spazio ovviamente anche al ricordo di chi non c'è più, in particolare il compianto Agostino Di Bartolomei e gli indimenticabili Ansaloni, Carmando, l'ultras Carmine Rinaldi, i 4 angeli granata Ciro, Enzo, Peppe e Simone, il mitico Zorro, Aldo Meroni e tutti quei tifosi che ci hanno lasciato troppo presto e che fanno parte delle secolare storia del cavalluccio marino. Aspetta un invito anche Aniello Aliberti, situazione sulla quale sono in corso una serie di riflessioni in virtù dei rapporti non propriamente idilliaci tra l'ex patron napoletano e l'attuale società, ancor di più dopo recenti dichiarazioni eufemisticamente parlando discutibili. Il Vestuti potrebbe essere il centro dei festeggiamenti, con l'allestimento di un museo itinerante. La Salernitana, infine, moltiplicherà le iniziative di marketing e potrebbe presentare in estate una maglia celebrativa proprio come accadde in occasione della finale di coppa Italia vinta nel 2014 nel segno di "Ago". Solo a scrivere queste indiscrezioni ci viene la pelle d'oca, chissà quando tutto diventerà realtà. Che stampa, tifosi, società, amministrazione comunale e ambiente siano uniti più che mai: i 100 anni di storia non possono essere vissuti in un clima di tutti contro tutti che rovinerebbe un evento storico e che va celebrato con compattezza.
Gaetano Ferraiuolo