Salerno

Gradito ospite della trasmissione "Granatissimi" in onda ieri sera alle 21 su OttoChannel (canale 696 del digitale terrestre) l'addetto stampa del Salerno Club 2010 Andrea Criscuolo ha rilasciato interessanti dichiarazioni palesando un certo ottimismo in vista della prossima stagione. In apertura di puntata inevitabile messaggio d'affetto per il presidente Salvatore Orilia che, purtroppo, ha subito un grave lutto familiare: a lui l'abbraccio e l'affetto anche da parte della nostra redazione. Successivamente Criscuolo ha parlato di calcio con evidente commozione per quanto accaduto alla colonna portante del suo club, ma anche con grande professionalità e competenza. L'analisi è partita parlando della riconferma dell'attuale allenatore: “Colantuono ha affrontato mesi non semplici, bisogna ricordare che ci sono stati momenti difficili. Dopo la vittoria con l’Ascoli ci siamo tirati su, ma per qualche tempo abbiamo veramente avuto paura di ritrovarci in zone di classifica calde e che non competevano alla qualità della rosa. Quest’anno secondo me la squadra allestita era competitiva anche se qualcuno si aspettava un paio di innesti in più a gennaio, ma è sacrosanto ripartire da questo allenatore che ha avuto un intero girone a disposizione per capire quali siano i pregi e quali i difetti di una rosa che comunque ha una base importante da cui ripartire. La riconferma è assolutamente giusta".

Sul pagellone di fine anno e sui promossi e bocciati:  “Pucino è un bravissimo ragazzo, ma anche un calciatore che ci ha sorpreso per quanto riguarda la continuità e per la capacità di adattarsi e di giocare in diversi ruoli. Quando ha agito da esterno sinistro al posto di Vitale ha dato il meglio e ha fatto la differenza, un elemento eclettico che può calciare anche i rigori e che ha dimostrato di avere i piedi buoni. Sicuramente ha dato tantissimo alla maglia ed è uno dei primi rinforzi per la prossima stagione. Un plauso anche a Casasola: prima che firmasse mi sono informato sul suo conto parlando con amici di Trapani e mi avevano assicurato che, superato l’impatto con la piazza, poteva essere devastante”.  Si chiede a Criscuolo se la classifica rispecchi i reali valori: “Manca qualche punto alla nostra classifica, ma il calcio non è matematico. E’ anche questa la bellezza del calcio, poi ovviamente ognuno osserva le cose da un punto di vista personale: c’è chi guarda Empoli e Parma, quindi chi sta meglio,  io invece osservo anche il Novara che è una squadra costruita bene, affidata ad un signor allenatore come Di Carlo, ma retrocessa. Eppure veniva da anni importanti di A e B. Il campionato di serie B è il più difficile e lungo di tutta Europa, regna l’incertezza fino alla fine: chi avrebbe scommesso 50 centesimi sul 2-2 del Foggia a Frosinone? Guardiamo anche chi ha fatto peggio, resto convinto che la Salernitana poteva lottare per i play off. Sono sicuro che l’anno prossimo sarà tutto diverso”. 

Immancabile l'angolo amarcord, con un simpatico siparietto con l'amico Carlo Ricchetti e un ricordo quasi con commozione: “Breda e Ricchetti sono due professionisti esemplari che hanno fatto la storia della Salernitana, quando parlano di Salerno gli occhi brillano e il ricordo va continuamente a quegli anni.  Qui in studio abbiamo un dirigente come Alberto Bianchi, uno che ha vinto a Salerno, ma che ancora non ha visto in pieno quelle che sono le nostre potenzialità. Negli anni 90 abbiamo fatto grandi cose, speriamo di rivivere quei momenti: a quel punto Lotito e Mezzaroma capiranno cosa significa festeggiare la serie A a Salerno”. Criscuolo si proietta al futuro: “Grazie alla Salernitana e al Comune abbiamo un Arechi con un manto erboso di livello, tra i migliori in Italia e in Europa. Non voglio essere polemico, ma i fatti sono gli occhi di tutti: il settore giovanile certo sta migliorando, ma le piante crescono pian piano e non è semplice formare un vivaio dopo due fallimenti consecutivi. C’è una nuova sede sociale bellissima, ma chi ne parla è ironico e critico a prescindere, ho apprezzato i lavori fatti al Mary Rosy e sarà un punto di riferimento fondamentale per la nostra Salernitana. Le chiacchiere le porta via il vento, non mi sembra che prima di questa società avessimo avuto un centro sportivo. Entro due mesi Lotito, Mezzaroma e la dirigenza risolveranno un problema che si trascinava da oltre 50 anni”.

Infine sulle possibili operazioni di mercato: “Noi tifosi non possiamo permetterci di indicare i nomi, resto dell’idea che quest’anno la squadra non era scarsa e poteva arrivare ai play off. Mister Colantuono ha sicuramente valutato tutto a 360°: ci sono dei buchi da colmare, ma credo che non ci sia tantissimo da fare perché la base è buona e l’allenatore la conosce molto bene dopo sei mesi di esperienza. Confido tantissimo nell’occhio di mister Colantuono che, con l’aiuto di due dirigenti di livello, ci farà sognare”.

Gaetano Ferraiuolo