Salerno

E' Emanuele Calaiò il primo nome per il reparto offensivo della Salernitana. VIcino ai granata già lo scorso inverno (ma tutto sfumò perchè il Parma non riuscì a chiudere per Di Carmine del Perugia), l'arciere è stato tra i protagonisti della promozione in A dei ducali e ha saputo trascinare il gruppo dalla C alla massima serie non solo a suon di gol (28 in 71 presenze, più 12 assist), ma anche con quello spirito combattivo e battagliero che ha saputo trascinare i più giovani e galvanizzare un ambiente eccessivamente e comprensibilmente depresso dopo il declassamento in serie D dettato dal fallimento. Il suo nome è in cima alla lista dei desideri di Fabiani che, in attesa di capire quale sarà la decisione della Ternana su Montalto (che piace, ma solo a determinate condizioni che non richiedano uno sforzo economico eccessivo), ha approfondito il discorso con il procuratore forte anche del placet di Colantuono che, in tutte le sue precedenti esperienze da allenatore, ha sempre desiderato lavorare con un reparto offensivo composto da almeno 2 giocatori di esperienza. Due i nodi da sciogliere. Anzitutto Calaiò vorrebbe chiudere la carriera in A e sta aspettando una risposta del Parma per capire se rientra nei piani tecnici del futuro. In seconda battuta ci sarebbe il problema della durata del contratto: la Salernitana spingerebbe per un annuale con opzione, l'ex Napoli partirebbe da un biennale a cifre comunque importanti per la categoria, ma più basse di quelle percepite in passato. Significherebbe averlo in rosa fino all'età di 38 anni, parametro sul quale saranno fatte le opportune valutazioni anche traendo insegnamento dalle esperienze recenti con altri elementi non più giovanissimi e che hanno rappresentato un autentico flop.

Redazione Sport