Rischia di raffreddarsi la trattativa per portare a Salerno l'attaccante Adriano Montalto. Detto che nel periodo di calciomercato nulla, in un senso o nell'altro, può essere dato per scontato e che ognuno attua le proprie strategie sperando di ricavarne profitto, al momento le parti sembrano essere lontane e le parole del ds Fabiani lasciano presagire che ad ora non ci sono ancora le condizioni per l'affondo decisivo. Il diretto interessato, contattato nuovamente dalla nostra redazione, ha inteso chiarire che i rapporti con Pagni e con la società della Ternana sono basati sul reciproco rispetto e che non bisogna interpretare male il senso delle sue parole: l'obiettivo di ogni addetto ai lavori in questa fase, infatti, è quello di "parlare il meno possibile", proprio perchè tutto può davvero cambiare dalla sera alla mattina. I fatti, in breve, sono questi: la società granata ha ascoltato l'intervista dell'ex ds del Salerno Calcio che parlava di "bottega cara" e soprattutto di contatti diretti tra Lotito e la proprietà rossoverde che, dal canto suo, non vuol saperne di lasciar partire il calciatore a cuor leggero pur avendo, in passato, virtualmente promesso uno svincolo automatico in caso di retrocessione. Montalto è stato piuttosto vicino alla Salernitana fino a qualche settimana fa, quando l'agente è partito per l'Africa con la consapevolezza che quella granata fosse destinazione gradita e forse anche di più rispetto a Pescara ed Empoli.
Oggi lo scenario è mutato: la Ternana valuta il prezzo del cartellino intorno al milione e mezzo di euro e abbasserebbe le pretese soltanto in presenza di un braccio di ferro con il calciatore (che, come stiamo rimarcando da mesi, De Canio, vuole trattenere a tutti i costi) o di una adeguata contropartita tecnica, individuata in quel Bocalon che la Salernitana non lascerà partire, salvo colpi di scena. Obiettivamente spendere 3 miliardi delle vecchie lire per un calciatore di oltre 30 anni e che ha superato quota 10 gol soltanto in una stagione sarebbe un rischio e la dirigenza si sta già guardando intorno per cercare soluzioni alternative. Calaiò per ora è stato depennato dalla lista dei papabili anche perchè ha espresso desiderio di restare a Parma e la Salernitana non vuole giocatori che si facciano attendere troppo, la sensazione è che il principale obiettivo sia La Mantia dell'Entella e che si aspetterà un'altra settimana per permettere alla società ligure di smaltire la delusione e sedersi al tavolo delle trattative. Trattative che, comunque, in futuro non escluderebbero del tutto un ritorno di fiamma per Montalto in virtù del rapporto di grande rispetto tra i rispettivi dirigenti e della volontà del calciatore di indossare nuovamente la maglia granata dopo le emozioni della stagione 2010-11.
Redazione Sport