Si sono giocate ieri sera in contemporanea le ultime due partite valide come semifinali play off di Lega Pro, due sfide particolarmente appassionanti che hanno tenuto col fiato sospeso non solo i tifosi delle quattro squadre, ma anche i tantissimi telespettatori che hanno seguito con trepidazione godendosi in modo neutrale lo spettacolo. Partiamo dall'impresa del Cosenza che, sospinto da 20mila spettatori quanto mai spettacolari e determinanti, ha battuto per 2-0 il Sud Tirol grazie ad una rimonta stratosferica maturata nella ripresa, con il gol di Baclet ed un'autorete al 94' che hanno permesso ai ragazzi di Braglia di conquistare con pieno merito la finale dopo lo 0-1 in extremis dell'andata. Per gioco espresso, giovani in vetrina e calore del pubblico è un riconoscimento strameritato per una squadra senza grandissimi nomi, ma che vede in D'Orazio, Mungo, Tutino e Idda quattro elementi degni della categoria superiore. Un plauso al direttore sportivo, all'allenatore, al presidente e ad un gruppo che ha lasciato il campo in lacrime e che vede sempre più vicino il sogno serie B dopo 15 anni di assenza. Non sarà d'accordo, però, il Siena, sconfitto per 2-1 nel catino infuocato del Massimino di Catania (c'erano 21mila spettatori), ma vittorioso ai calci di rigore in virtù dell'errore di Mazzarani. Un super Marotta, una rete di Santini e la performance di rilievo del reparto difensivo hanno permesso ai bianconeri di reggere anche in 9 contro 11, graziati anche dall'incredibile traversa colpita dall'intramontabile Lodi. A questo punto Rizzo torna alla Salernitana, ma il suo futuro non sarà in maglia granata. Sarà dunque una tra Cosenza e Siena a tornare all'Arechi l'anno prossimo, entrambe dopo 15 anni.
Redazione Sport