Salerno

E' il giorno della Salernitana, è il giorno in cui tutti si sentono fieri di essere di Salerno e di amare la sua squadra di calcio. Basta camminare per le strade cittadine o spulciare sui social network per capire quanto la gente sia emozionata, coinvolta, come non accadeva nemmeno durante le partite degli ultimi campionati. Perchè l'amore per il cavalluccio marino e la maglia granata è un qualcosa che viene vissuto quotidianamente da ogni salernitano a prescindere dal calciomercato, dal risultato della domenica, dal nome del presidente o dell'allenatore. Alzi la mano un cittadino che, pur non tifosi, non lega un ricordo della propria esistenza alla Salernitana, quella squadra che ha fatto emozionare generazioni su generazioni, che ha fatto innamorare calciatori che, una volta indossata quella casacca, non sono più riusciti a lasciare la città e si sono trasferiti definitivamente insieme alle proprie famiglie. E' una sorta di giornata della memoria, durante la quale ognuno si sbizzarrisce a ricordare aneddoti e storie personali che riguardano la passione sportiva. C'è chi è "fuggito" dal proprio matrimonio per andare a Bergamo, un vigile che non ha fatto una multa a Caracciolo fermandolo semplicemente per chiedergli di battere la Cavese, chi ancora con 40 di febbre è partito alla volta di Roccaporena per non mancare al primo allenamento della Salernitana versione 2007-08.

E ancora. Persone che si sono conosciute sugli spalti, che domenica dopo domenica si sono ritrovate ad abbracciarsi per un gol della Salernitana, a piangere e cantare come se si conoscessero da una vita e che oggi rappresentano una sorta di seconda famiglia. C'è chi ha lasciato il posto di lavoro perchè gli orari non gli permettevano di assistere alle gare interne dei granata, chi ancora ha raccolto cartoni di notte per strada rinunciando a qualunque sfizio per mettere da parte i soldi per acquistare l'abbonamento. C'è tutto nei tifosi granata: il contestatore cronico, lo scettico per antonomasia, l'ottimista inguardibile, il sempre-presente, l'occasionale, il simpatizzante. Ma di base, a prescindere dal modo di vivere la passione, in ognuno di noi c'è un cavalluccio marino scolpito nel cuore e sangue granata nelle vene. L'anno prossimo sarà un tripudio totale- magari in concomitanza con un altro grande evento, chissA'- ma già oggi sono lacrime e brividi. Ah, quanto è bella la Salernitana!

Gaetano Ferraiuolo