Salerno

Ospite d'eccezione della grande festa della Salernitana è stato Giovanni Pisano, bomber che negli anni Novanta ha fatto letteralmente impazzire l'Arechi e che ancora oggi è ricordato con grandissimo affetto da tutti. Dopo aver presenziato alla conferenza stampa di presentazione del libro "La Salernitana prima dei 100 anni" e aperto il corteo cantando come un ultras, Pisano ha confermato di essere ancora in discreta forma siglando una pregevole doppietta durante la partita amichevole tra le vecchie glorie, momento in cui i 3000 presenti lo hanno portato in trionfo ringraziandolo per tutto quello che ha dato alla causa granata. Intervistato dalla redazione di Granatissimi, Pisano si è espresso così: "Ho dato qualcosa, ma ho ricevuto tantissimo. La Salernitana ormai è la mia vita, è un qualcosa che va oltre una semplice passione sportiva. Quando guardo questa tifoseria mi chiedo: ma cosa ci fanno questi in serie B? Sono stato allo stadio in qualche occasione, vederlo così vuoto mi rendeva triste e nervoso: la società ha fatto tanto e ha vinto tre campionati, ma Salerno è ambiziosa e certo non può più accontentarsi. E' una piazza che non ha nulla in meno della Lazio, se Lotito la portasse in A capirebbe che cosa significa giocare ogni domenica con 40mila persone che farebbero tremare le gambe anche alle più forti".

Pisano batte su un concetto: "La Salernitana degli anni Novanta era amata perchè era formata da uomini, eravamo una sola cosa con la città e ci trascinavamo a vicenda. Noi vincevamo anche grazie a loro, loro si divertivano grazie alle nostre giocate. Non esistevano ritiri, porte chiuse, distanza tra la squadra e la gente: noi lavoriamo per la tifoseria, era fondamentale averli al nostro fianco 24 ore su 24, prendendoci anche le contestazioni e i fischi se necessario. Oggi basta un pareggio casalingo per decidere di portare la Salernitana in ritiro a Roma, sono cose che non permettono di ricreare il clima giusto. Da tifoso granata e da persona che vede Salerno come casa propria vorrei che Lotito e Mezzaroma capissero che hanno in mano un qualcosa di importantissimo, con potenzialità enormi. Oggi la città era stracolma di gente per un compleanno, figuriamoci cosa accadrebbe se nell'anno del centenario si andasse in serie A".

Gaetano Ferraiuolo