In attesa che la società di Lotito e Mezzaroma e l'amministrazione comunale presentino ufficialmente alla città e alla piazza le iniziative in cantiere per celebrare nel migliore dei modi il primo secolo di vita della Salernitana, c'è chi da tempo è riuscito a farsi apprezzare per la capacità di abbinare la passione sportiva ad una serie di concetti quali cultura, senso di appartenenza, memoria e aggregazione che potranno consentire di riconquistare quelle nuove generazioni che oggi stentano ad affezionarsi alla maglia granata forse perchè nati a cavallo di due fallimenti consecutivi e con una maglia a strisce rosse e blu che certo suscitava meno emozioni. Il merito va attribuito al giornalista del Corriere dello Sport Franco Esposito che, grazie alla preziosa collaborazione del collega e amico Roberto Guerriero, ha creato la pagina facebook "100XCento Granata" che, in poco più di due mesi, ha riscosso notevole successo raggiungendo quasi 10mila "mi piace" e diventando un autentico punto di riferimento per tutti coloro che amano il cavalluccio marino e la prima realtà calcistica cittadina.
E' davvero bellissimo vedere ogni giorno vecchie e nuove generazioni a confronto, tifosi con i capelli bianchi che raccontano la storia della Salernitana non con statistiche, ma attraverso aneddoti ed esperienze personali: da chi ha lasciato il posto di lavoro perchè il sabato non poteva essere presente allo stadio a chi è andato via durante il proprio matrimonio per partire alla volta di Bergamo per inseguire il sogno serie A, un mix di emozioni a tinte granata decisamente più coinvolgente della notizia di mercato o delle dichiarazioni di un addetto ai lavori. Bene ha fatto, dunque, Franco Esposito a dedicare alla Salernitana uno speciale lunghissimo, ma estremamente gradevole e appassionante, un tuffo nel passato con lo sguardo rivolto al futuro che ha tenuto incollati alla tv sulle frequenze di Telecolore anche coloro che non seguono la Salernitana. Il motivo? Saper abbinare alla cronaca sportiva fatti di storia e cultura nel ricordo di ciò che era Salerno qualche decennio fa, di personaggi oggi sconosciuti ma che di questa storia sono parte integrante, di quel senso di appartenenza che va oltre la partita della domenica e che porta decine di migliaia di persone ad identificarsi in una squadra di calcio e nel simbolo che la rappresenta.
Gli interventi degli ospiti in studio (non solo personaggi del mondo del calcio, ma anche storici, sociologi, ex esponenti dell'amministrazione comunale) hanno arricchiato un lungo pomeriggio che ha permesso a tanti di conoscere quasi tutto della storia della Salernitana: si è partiti dall'anno di fondazione e si è arrivati al trionfo dell'era Lotito-Mezzaroma passando attraverso la figura di Donato Vestuti, la proposizione di foto inedite dell'epoca e di documenti originali e praticamente introvabili e le immagini salienti delle promozioni e delle partite più belle di sempre, tutto in memoria di chi ha fatto parte della Salernitana e si godrà il centenario dall'alto. Da Gigante a Carmando, da Di Bartolomei ad Ansaloni passando per il Siberiano, Zorro, Enzo, Ciro, Peppe, Simone, i presidenti Soglia e Tedesco, calciatori che negli anni Venti e Trenta contribuirono ai primi successi di una squadra ancora a tinte biancazzurre. Tutto questo sfocerà in uno splendido "docufilm" impreziosito da interviste, foto, musiche che riportano alla mente i momenti più belli della vita della Salernitana. Iniziative come queste permettono davvero a tutti di emozionarsi: ai tifosi di rinsaldare il loro immenso amore, ai non tifosi di capire perchè una semplice squadra di calcio faccia versare a tanta gente lacrime di gioia e faccia sentire tutti così immensamente orgogliosi.
Gaetano Ferraiuolo