In relazione all'articolo pubblicato sulla testata online Ottopagine relativo all'assistenza sanitaria in carcere, l'Asl precisa che allo stato attuale nelle strutture penitenziarie irpine non c'è nessuna emergenza di natura sanitaria. Nonostante le criticità che pur si riscontrano nelle carceri irpine, a causa del sovraffollamento che si registra in alcune strutture così come accade anche in altre parti d'Italia, l'ASL garantisce l'assistenza sanitari a tutti i detenuti, prevalentemente all’interno degli stessi Istituti Penitenziari e, per quanto non assicurabile all'interno, si fa riferimento alle Strutture Sanitarie Territoriali (Distretti, Ospedali).
Il personale sanitario è composto da Medici Incaricati Referenti d'Istituto, Medici di Continuità Assistenziale, Medici Specialisti, Medico Sert, Psicologi, Infermieri Professionali, Personale Sanitario Tecnico e OSA per un totale di complessive n. 89 unità che fa fronte a una richiesta varia e consistente, garantendo l'assistenza di base h 24. In particolare: due infermieri per i turni di mattina e pomeriggio ad Avellino, Ariano e Sant'Angelo dei Lombardi; l'ausilio del 118 assicura la Gestione delle Emergenze; la Continuità Assistenziale territoriale è il riferimento per l'ICAM dove il medico e l'infermiere assicurano una presenza per n.6h/die.
Nel riconoscimento della piena parità di trattamento tra individui liberi e detenuti o internati va tenuto conto della specificità della Medicina Penitenziaria intesa come una domiciliarità assistenziale multiprofessionale al servizio della popolazione carceraria alla quale va garantito lo stesso diritto alla salute ma con modalità e percorsi differenti.
Al fine di potenziare l’offerta sanitaria all’interno delle strutture carcerarie irpine l'Azienda Sanitaria Locale ha attivato le procedure per il reclutamento di altre unità.
Redazione Av