di Andrea Fantucchio
Il giudici del Riesame di Avellino hanno dissequestrato la strada d'accesso di una cava del comune irpino di Teora. Finita a inizio agosto nel mirino dei carabinieri forestali. I militari avevano sequestrato la strada e denunciato tre persone. Accusate di aver realizzato la via d'accesso alla cava senza autorizzazione e in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico (area occupata da bosco ceduo).
Questa mattina la difesa, affidata all'avvocatessa Giovanna Perna, ha smontato le accuse e ottenuto il dissequestro. Nella sua arringa il legale, che si è servito anche di una consulenza di parte, ha dimostrato che la strada esisteva già prima della costruzione della cava e non c'era stato, quindi, nessun abuso edilizio. Inoltre ha evidenziato come la zona occupata dall'attività era a suscettibilità estrattiva: non sussisteva, dunque, alcun vincolo paesaggistico. La difesa ha aggiunto che non erano necessari altri permessi rilasciati dal Comune perché la cava faceva capo alla Regione e aveva già tutte le autorizzazioni necessarie. Una serie di eccezioni che hanno spinto i giudici del Riesame (Sonia Matarazzo, Gennaro Lezzi e Pier Paolo Calabrese) a disporre il dissequestro, ignorando il parere contrario del pubblico ministero.