Una banda organizzata e altamente specializzata nei furti nelle case. Seguivano un preciso programma di azione che mettevano in pratica con tecnica precisa e ben collaudata, colpo dopo colpo. E così i carabinieri di Torre Annunziata, nel Napoletano, hanno eseguito 15 arresti e sgominato una banda di italiani e romeni, responsabili la scorsa estate di vari furti nelle province di Napoli, Caserta, Salerno e Avellino. Secondo le indagini, i topi di appartamento eseguivano dei sopralluoghi prima di entrare in azione per organizzare i furti. Poi, a bordo di una macchina con targa straniera partivano per fare razzia di gioielli, denaro, televisori o attrezzature agricole. La refurtiva veniva scaricata nei depositi indicati dal capo del gruppo, un 46enne, soprannominato “Zio”, che decideva tutto e al quale bisognava portare rispetto. Scoperta anche la rete di ricettatori dove veniva piazzata la merce rubata.
I «topi di appartamento» dopo aver effettuato accurati sopralluoghi per studiare la «pericolosità» delle case da svaligiare e per organizzarsi, n batterie composte da 4 o 5 elementi, partivano. Mario F. sarebbe il capo del gruppo, un 46enne di Boscoreale: sarebbe lui che fissava gli obiettivi da colpire, la data del furto, chi doveva operare, avvalendosi della nipote 34enne, Giovanna F..
Furti nelle case tra Avellino e Napoli:presa la gang dello Zio
Erano italiani e romeni: razzia di gioielli ed elettrodomestici. Colpi anche tra Caserta e Salerno
Redazione Ottopagine
Furti a raffica in quattro province realizzati con tecnica precisa e che avrebbero fruttato lauti bottini alla gang in estate.