Cerreto Sannita

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, sotto il coordinamento della Procura presso il Tribunale di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari a carico dell’ingegnere Letizio Napoletano, 62 anni, responsabile dell’Ufficio Tecnico lavori pubblici del Comune di Cerreto Sannita, accusato di presunta corruzione e turbata libertà degli incanti, in relazione all’appalto per i lavori di restauro della locale Torre Civica Medievale, nell’ambito del quale lo stesso ha rivestito la carica di Presidente della Commissione di gara.

Si tratta - si legge in una nota - "di una costola dell'operazione The Queen, nel cui contesto erano state rilevate numerose asserite irregolarità afferenti a svariate gare di appalto, di committenza pubblica, gestite da Enti Pubblici delle Province di Napoli, Caserta e Benevento, facendo emergere la sistematica operatività di “colletti bianchi” in grado di incidere, secondo l'accusa, in maniera determinante sull’aggiudicazione di dette gare di appalto, in favore di imprese “predesignate”, alcune delle quali riconducibili a soggetti vicini alla criminalità organizzata".

In tale ambito "venivano riscontrate, tra le altre, irregolarità afferenti alla predetta procedura a evidenza pubblica, con particolare riferimento all’illecita aggiudicazione della stessa, a favore della Bretto Opere stradali Srl, ottenuta attraverso condotte corruttive di pubblici ufficiali della stazione appaltante rimasti ignoti".

Gli ulteriori specifici accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, "con riguardo a tale affidamento - volti peraltro a riscontrare le dichiarazioni auto ed etero accusatorie di uno dei principali indagati (Antonio Sommese, nipote dell’ex assessore alla Regione Campania Pasquale) il quale raggiunto da misura cautelare degli arresti in carcere ha deciso di fornire un contributo alla giustizia - hanno consentito di disvelare le ipotesi delittuose oggetto della misura restrittiva eseguita nei confronti di Napoletano".

Inoltre, "nel corso degli accertamenti sono state riscontrate gravi anomalie anche nella fase di esecuzione dei lavori; in tale contesto, tra le altre cose, è stato posto sotto la lente di ingrandimento il conferimento di incarico di “controllo e assistenza tecnico-scientifica agli scavi” ad opera dell’ingegnere Letizio Napoletano nei confronti di un archeologo, in violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità della Pubblica Amministrazione.

Contestualmente all’esecuzione dell'ordinanza, la guardia di finanza ha eseguito 14 perquisizioni nei confronti di tutti i “nuovi” soggetti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda.