Cava de' Tirreni

Nuovo colpo dei carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Salerno, guidati dal maggiore Vincenzo Ferrara, che su indicaszione del procuratore capo del tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Centore, hanno messo nel mirino i locali non a norma della movida. Dopo i blitz delle scorse settimane a Salerno, i controlli si sono estesi anche nella vicina Cava de' Tirreni, altra "capitale" del divertimento giovanile della provincia.

Nella notte i carabinieri del Nas, insieme all'ispettorato del lavoro di Napoli e Salerno, dell'Asl di Salerno e del comando provinciale del vigili del fuoco, hanno controllato due note discoteche della cittadina metelliana.

Sequestrata un'intera struttura del primo dei due locali, che accoglieva al suo interno un numero di persone molto superiore al limite consentito. I carabinieri hanno riscontrato la presenza di ben 450 ospiti rispetto ai 105 consentiti. I sigilli sono scattati proprio per le violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di pericolo per la pubblica incolumità. Non solo. Nel corso dei controlli è stato disposto il sequestro penale di alimenti, stipati in cattivo stato di conservazione, oltre alla chiusura immediata del laboratorio cucina a causa delle gravi criticità igienico-sanitarie e strutturali rilevate. Scattate le denunce alla procura nocerina.

Pugno duro anche nel secondo locale controllato, dove la task force Nas-Asl-vigili del fuoco ha disposto la chiusura ad horas della cucina adibita a preparazione di pasti, anche qui per gravi criticità igienico-sanitarie e strutturali. 

Al setaccio anche le posizioni lavorative dei dipendenti in servizio: dei 21 lavoratori verificati, uno in servizio è risultato irregolare perché senza copertura assicurativa per un precedente rapporto occupazionale in nero. Complessivamente, al secondo locale ispezionato sono state comminate sanzioni amministrative per circa 3mila euro.

Giovanbattista Lanzilli