Il decreto sicurezza non gli piace affatto, e anche lui, da sindaco, ravvisa diversi elementi di incostituzionalità. Ma non è con la disobbedienza che si risolvono i problemi, ma col dialogo. Per questo il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, pur non condannando la scelta di Orlando di disapplicare il decreto sicurezza, afferma di non condividerla: "
“Capisco ma non condivido il gesto di Leoluca Orlando. Appartengo infatti a una tradizione, quella di De Gasperi e Sturzo, che ha fatto guadagnare all’Italia un’idea più profonda di Stato e democrazia.
Trovo anch’io che il decreto sicurezza scivoli pericolosamente nell’incostituzionalità. È però azzardato disattendere, come Sindaci e amministratori locali, una legge dello Stato.
Certamente la nostra credibilità si esalta, quindi con essa si accresce il valore del nostro contributo, con la correttezza e serietà dei rilievi necessari e non attraverso la violazione di norme vigenti".
Nel contempo Mastella stigmatizza la solita ironia di Salvini che la pone sul piano economico, facendo il parallelo niente regolamento niente fondi: "In ogni caso il Ministro Salvini sbaglia a ironizzare sulla ipotizzabile rinuncia ai fondi previsti dal decreto. Una questione di principi, legata al rispetto del “carattere umano” di un qualsiasi provvedimento di legge, non può dipendere dalla messa a disposizione di risorse finanziarie.
Mi auguro che il confronto in sede Anci sia utile a dissipare ogni dubbio sulla natura di questa sana reazione dei Sindaci. Dobbiamo essere credibili”.
Mastella: "Decreto sicurezza? Sbagliato disobbedire"
Il sindaco: "Probabilmente incostituzionale, ma Orlando non risolve disobbedendo"
Redazione Ottopagine