Chi pensava a dicembre che il nuovo assetto societario con i Turchi di Karsan al 70% e Leonardo al 30 % avrebbe rilanciato la nuova Industria Italiana Autobus, si è sbagliato di grosso.
Questa nuova gestione non ha neanche i soldi per anticipare la cassa integrazione per i lavoratori di Vallle Ufita e dovrà far fronte anche a molti decreti ingiuntivi per svariati Milioni di euro.
Con queste dichiarazioni del nuovo Ad. ieri al tavolo Ministeriale, il risultato non poteva che essere il no alla cassa integrazione per tre mesi al buio senza un piano industriale.
La Fismic presente a Roma con una delegazione che ha visto la partecipazione del Segretario Nazionale Marco Roselli e la squadra Irpina rappresentata dal Segretario Zaolino, dal suo vice Franco Mosca e dai delegati Giovanni Garofano e Gerardo Novino, ha ribadito il no alla cassa al buio.
Valle Ufita dichiara il segretario Zaolino è sempre più nel caos. La cosa che più ci ha sorpreso è stata l’insistenza del Ministero ad accettare la proroga di tre mesi e quando hanno capito” dopo cinque ore di trattativa” che tutto il sindacato non avrebbe accettato la forzatura di una cassa integrazione al buio si è pensato al rinvio per non rompere con questa Azienda.
Le brutte notizie conclude Zaolino, non finiscono qui perché (sempre da fonti ufficiali aziendali) oltre 400 commesse sono state perse per inadempienze e ritardi nelle consegne.
Un disastro annunciato a cui solo un Di Maio in prima persona, potrà rimediare riportando a galla il suo progetto di costruzione del polo pubblico.
Adesso servono i fatti conclude Zaolino:
Di Maio ha la forza politica e la capacità di coinvolgere Invitalia nell’acquisizione del pacchetto di maggioranza, detenuto dai Turchi di Karsan e di costruire rapidamente un piano industriale che possa rilanciare definitivamente la IIA?