Lesioni aggravate, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. È quanto viene contestato a due tifosi del Foggia protagonisti d’intemperanze in occasione della trasferta allo stadio Arechi di Salerno, disputata lo scorso 23 dicembre. Si tratta di due fratelli di 24 e 35 anni, nei confronti dei quali è stata eseguita dagli agenti della Digos di Salerno un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Ai due tifosi rossoneri è stata imposta anche la permanenza nelle rispettive abitazioni in occasioni delle gare sia interne che esterne della formazione pugliese. Secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, i due fratelli, pochi minuti prima del fischio d’inizio, decisero di uscire dallo stadio, dirigendosi con il volto travisato, verso il piazzale dove sostavano gli autobus dei tifosi foggiani. Intercettati dal personale in servizio, alla richiesta di esibire i documenti, avevano palesato un evidente nervosismo. Uno dei due, con una mossa improvvisa e fulminea, aveva tentato di scappare con l’intento di rifugiarsi nel settore ospiti ma era stato bloccato dagli agenti. Contestualmente l’altro tifoso che aveva tentato di avvicinarsi per aiutare il fratello, era stato allontanato, ma per sottrarsi al controllo, aveva colpito con una testata al volto uno degli agenti, causandogli lesioni giudicate guaribili in 12 giorni. Le indagini della Digos di Salerno hanno permesso di ricostruire l’intera vicenda, inducendo la Procura a richiedere i provvedimenti cautelari che sono stati accolti dal gip. Contestualmente il questore di Salerno ha avviato l’iter amministrativo per l’emissione del Daspo per entrami i sostenitori rossoneri.
Testata a un poliziotto a Salerno, nei guai tifosi del Foggia
Obbligo di dimora e permanenza in casa durante le partite dei pugliesi per due fratelli
Filippo Notari