Il count down è cominciato: è la settimana decisiva, quella che porterà all'udienza fallimentare davanti al tribunale di Avellino e che si spera possa chiarire il futuro di calcio e basket in città. Gianandrea De Cesare ha manifestato la volontà di restare, i suoi legali lavorano alle memorie difensive per smontare il castello accusatorio del procuratore aggiunto D'Onofrio e fa la conta dei crediti con i quali bilanciare la pesante esposizione debitoria. Insomma è pronto un piano di rientro per soddisfare i creditori e rimettere in bonis l'azienda.
Ma non solo. Ha già dato mandato al presidente Mauriello di essere operativo sul mercato perchè se l'udienza andrà come nei desiderata dell'ingegnere non bisognerà perdere tempo per allestire la squadra anche se la possibilità di investire resta un rebus. Starebbe già sondando il terreno con i primi calciatori il ds in pectore Salvatore Di Somma e per la panchina sarebbe stato contattato Eziolino Capuano. Si ripartirà da loro, con ogni probabilità, con il benservito a Bucaro e Musa artefici della promozione.
Intanto la volontà di non vendere più manda al ribasso le quotazioni dei potenziali acquirenti, a cominciare dalla Radici Group, D'Agostino resta alla finestra così come le voci di importanti sinergie imprenditoriali che potrebbero svilupparsi attorno all'Us. Tutto è condizionato alla spada di damocle del 12 e ai tifosi non resta far altro che incrociare le dita.