Avellino

“Perdere così non è giusto. Stasera Avellino calcistica ha subito una delle più grandi angherie della sua storia. Dopo una prestazione del genere resta il rammarico, perché non è possibile non aver visto determinati episodi. Avellino merita rispetto perché è come se fosse la Juventus o l’Inter della Serie A in questa ed in ogni categoria. Ci considerano alla stregua di altre società per i fatti societari. Quello che ho visto stasera è uno scempio del calcio perché non si può sbagliare su tre episodi in novanta minuti e mi viene da mettere in dubbio anche la buona fede. Chi si occupa delle designazioni deve fare autocritica e interrogarsi sulla direzione di gara di stasera. La terna arbitrale andrebbe fermata per due anni. È il più grande furto mai subito dall'Avellino.”

Così il tecnico dell'Avellino Ezio Capuano, il 27 novembre scorso, davanti a microfoni e taccuini al termine del match di Coppa Italia di Lega Pro contro la Ternana, giocato al “Partenio-Lombardi” e terminato con il finale di 0-1. Dichiarazioni, rese a margine dall'eliminazione dalla competizione di categoria e precedute da proteste, individuali e collettive in campo, che non sono passate inosservate alle orecchie e agli occhi della Procura Federale, che ha così convocato l'allenatore dei biancoverdi, per un'audizione, il prossimo giovedì 16 gennaio. L'allenatore di Pescopagano rischia dal deferimento, alla squalifica fino all'ammenda pecuniaria.