Apice

E’ stata protocollata questa mattina, presso il comune di Apice, la richiesta di donazione alla comunità dell’opera Apice vecchia in miniatura, il plastico in scala ridotta dell’antico borgo normanno di Apice vecchia, realizzato da Eugenio Cornacchione e Paolo Simeone.

«Abbiamo avuto un incontro con il sindaco Albanese – spiega Cornacchione – venerdì scorso. Con me era presente anche il dottore Giovanni Parente della Soprintendenza di Benevento. Il funzionario dei Beni culturali è rimasto letteralmente senza parole quando ha visto Apice vecchia in miniatura.

Il plastico sarà sicuramente collocato nel Castello dell’Ettore ad Apice vecchia, in uno dei locali che possano contenerlo. Siamo felici e soddisfatti che un’opera così bella, per la quale sono stati necessari quasi dieci anni e tanta dedizione per realizzarla, sia ora, speriamo a breve, fruibile per tutta la comunità, alla quale abbiamo deciso di donarla».

L’atto di donazione sarà invece siglato in settimana. Dopodiché, diventeranno responsabili materiali dell’opera tutte le Amministrazioni comunali che si avvicenderanno. Allo stato attuale tocca all’amministrazione Albanese occuparsene.

Il borgo antico in miniatura, di 14 metri per 6, è composto da due materiali principali: legno e pietre di Rodi Garganico; conta 70.000 mila piccole tegole di legno che ricoprono le abitazioni, un sistema di camere a combustione che simulano il fumo uscente dai comignoli e un impianto elettrico che alimenta, sia all’interno delle abitazioni che all’esterno lungo le strade, piccole lampadine e lampioncini.

(vedi il servizio di Otto Channel)
 

Michele Intorcia