Una quarantina di camere singole, probabilmente suddivise in due strutture alberghiere per allestire il ritiro della Salernitana in questa fase 2. La società granata, dopo aver ottenuto il via libera alla ripresa degli allenamenti collettivi, è al lavoro per adeguarsi alle misure di sicurezza contenute nel protocollo medico-scientifico. Il club ha chiesto la disponibilità per un mese alle strutture alberghiere che si trovano nelle vicinanze del Mary Rosy. Tra i requisiti richiesti dalla Salernitana vi è la necessità di garantire l'esclusività della struttura ai soli tesserati, in modo da isolare il gruppo ed evitare ogni tipo di contatto. Condizione che, però, in questa fase non potrebbe essere garantita da tutti gli alberghi, già alle prese con la crisi provocata dall'emergenza sanitaria. Nelle prossime ore, in ogni caso, la società dovrebbe sciogliere le riserve, indicando le modalità in cui organizzare il ritiro che potrebbe partire tra lunedì e martedì prossimo. Di pari passo bisognerà individuare la struttura nella quale effettuare i tamponi ma prima si attende di conoscere le linee guida contenute nel nuovo protocollo. In provincia di Salerno sono tre le possibilità: il laboratorio d'analisi del Ruggi, l'ospedale di Eboli dove vengono processati i tamponi dell'Asl o attraverso l'Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno. Entro la fine della settimana i calciatori dovranno sottoporsi al controllo e al test sierologico, per il quale si attende anche che la Regione Campania dia il via libera ai laboratori d'analisi. Terminata la fase sanitaria, poi, si potrà tornare finalmente in campo per iniziare a lavorare e guardare al futuro con maggior ottimismo.
Ritiro Salernitana, 40 stanze singole e albergo blindato
Pronto il piano del club granata in vista della ripartenza prevista per la prossima settimana
Filippo Notari