Salerno

Quando nove estati fa Claudio Lotito decise di gettare le basi anche a Salerno, Igli Tare lo “scortò” nel giorno del battesimo, seguendo da vicino anche le prime fasi di costruzione di quella squadra. A distanza di quasi un decennio, i contatti con la Salernitana sono, inevitabilmente, meno frequenti ma il direttore sportivo della Lazio continua a seguire con interesse le vicende di casa granata. Legame che l'ex attaccante biancoceleste ha rimarcato nel corso di un'intervista rilasciata a Sky Sport. «Nutro grande simpatia per la Salernitana ma soprattutto per la città – ha ammesso Tare -. L’ultima volta che ci sono stato per la partita di playout contro il Venezia ho apprezzato l’entusiasmo, è una piazza che merita palcoscenici importanti». Il dirigente laziale ha, poi, sottolineato l'importanza del rapporto di collaborazione tra le due società. «è un legame importante per noi perché quando mandiamo un giocatore giovane a Salerno sappiamo quali sono le aspettative e le difficoltà in una piazza molto esigente, e far maturare un nostro giocatore in quella piazza ti dà la possibilità di valutare bene se è pronto o meno per la Lazio». Per Tare il legame tra i biancocelesti e la Salernitana ha una duplice valenza: «per far crescere soprattutto a livello di pressione i nostri giocatori e anche per cercare di dare a questa piazza la possibilità di tornare il prima possibile in Serie A, perché se la merita», ha concluso il direttore sportivo della Lazio.