Non ha parlato di obiettivi ma ha ribadito che è intenzione della Salernitana provare a fare meglio rispetto al risultati dello scorso campionato. Insieme a Fabrizio Castori, anche il ds Angelo Fabiani ha interrotto il silenzio, parlando del clima che si respira in città da mesi. «L'obiettivo è fare bene, noi ce la mettiamo sempre tutta. Lo scorso anno eravamo stati stabilmente nei play-off, dopo il lockdownn avete visto tutti come è andata a finire. Credo che le responsabilità non si debbano attribuire esclusivamente alla società. Non è che ci divertiamo a non entrare nei play-off. Ma fortunatamente viviamo in democrazia e ognuno può dire la sua opinione, più o meno garbatamente. Noi stiamo qui, in rigoroso silenzio, dando il massimo per allestire una squadra tra mille difficoltà che sembrano quasi non interessare a nessuno. La multiproprietà è un falso storico perché mi sembra che non vi sia nessuna norma che - tra virgolette - vieta di sognare, di raggiungere il massimo risultato. E invece questo ritornello torna sempre utile per seminare zizzania. Noi operiamo nel rispetto di un'intera comunità. Il nostro obbligo è andare avanti e cercare di fare sempre meglio rispetto a quanto fatto negli anni precedenti. Nessuno però ha detto che questo è il sesto anno che la Salernitana fa la serie B, si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Stamattina leggevo che qualcuno vuole ricorrere al governatore della Campania per farsi carico della Salernitana. Intanto vorrei congratularmi con lui per questo straordinario risultato, ma direi che ha cose più importanti a cui interessarsi piuttosto che della Salernitana che è una società in buona salute. Capisco la delusione di tutti, sono il primo a non aver centrato i play-off, ho cullato questo sogno a lungo ma non ci siamo riusciti. Ci rimbocchiamo le maniche a cercare di fare meglio.Noi rispettiamo tutto e tutti. Non ci mettiamo ad andare dietro a questo o quel messaggio. Alcune situazioni sembrano solo un modo per devastare un qualcosa che funziona. Raggiungere la serie A sarebbe un sogno per tutti. Ma non sono questi piccoli fastidi di piccoli uomini che possono spostarci di un metro. Andiamo avanti con professionalità e rispetto per tutti, anche per chi si diverte a insultare il sottoscritto o altri componenti della società. Non possiamo fermarci dietro a queste situazioni di basso profilo. L'ultras non interessa se è stata difficile una trattativa, l'ultras vuole il risultato maggiore. Da queste contestazioni dobbiamo ripartire con uno stimolo ancora più importante».
Sulla scelta di Castori: «È stata una scelta condivisa con la proprietà. Chi è che non prenderebbe Castori. Sono 17 anni consecutivi che è tra serie B e serie A. È una garanzia. Credo che ci possa trasmettere e insegnare quel qualcosa che può mancare a noi. Abbiamo preso un allenatore straordinario».