Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto al Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio; il Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini; il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri; il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. Hanno altresi' presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Generale Rolando Mosca Moschini.
Il Consiglio, dopo aver espresso riconoscenza a tutte le articolazioni della Difesa, che stanno fornendo il loro prezioso contributo, con assetti sanitari, logistici e operativi, alla risposta nazionale alla pandemia da COVID-19, ha fatto un punto di situazione sulle principali aree di instabilita' e sulla presenza delle Forze Armate nei diversi Teatri Operativi.
L'emergenza sanitaria ha prodotto una crisi globale con conseguenze di natura sociale ed economica che rischiano di accentuare la conflittualita' in diverse aree del mondo. E' indispensabile in questa fase un rilancio del multilateralismo, della solidarieta' e della cooperazione in tutti i campi.
Il terrorismo transnazionale resta una minaccia, soprattutto nelle aree piu' fragili. La criticita' dell'attuale situazione impone di non abbassare la guardia e di continuare a contribuire con decisione alle iniziative tese a contrastare il fenomeno.
L'innalzamento del livello della tensione nel Mediterraneo Orientale desta preoccupazione. Il Consiglio ha auspicato il rispetto delle convenzioni internazionali e un'azione coordinata volta a scongiurare i rischi di escalation, al fine di garantire la stabilita' di un'area strategica per gli interessi nazionali.
In Libia e' essenziale uno sforzo congiunto della Comunita' Internazionale affinche' la tregua in atto possa essere consolidata senza le ingerenze di attori terzi, permettendo una soluzione diplomatica gestita dalle Nazioni Unite che vada ad esclusivo vantaggio del popolo libico.
Il Consiglio ha espresso vicinanza al popolo libanese, duramente colpito dalla sciagura del porto di Beirut. L'Italia conferma il proprio impegno a ogni forma di collaborazione orientata a consentire una rapida risoluzione dell'emergenza e un ripristino della normalita'. In Iraq e Afghanistan si conferma il forte impegno a sostenere lo sforzo internazionale nella lotta al terrorismo. L'impiego dei contingenti nazionali dovra' avvenire con approccio condiviso e in stretto coordinamento con gli alleati. La NATO e l'Unione Europea restano i pilastri della politica di sicurezza e difesa nazionale. L'Italia e' impegnata con convinzione nel preservare e rinnovare la valenza delle due Istituzioni, fondamentali per la pace e la prosperita' dei popoli. In un contesto reso piu' instabile dagli effetti della pandemia, la saldezza di questi Organismi costituisce un punto di riferimento per il rilancio dei Paesi membri.