All'età di 74 anni è morto al San Camillo di Roma il noto giornalista Rai ex capo redattore dei servizi speciali del Tg1 Pino Scaccia.
"Ero un ragazzino quando nella mia Regione Marche dove vivevi mi coinvolgevi in cose che ti vedevano protagonista con Corriere Adriatico prima e Rai Marche poi - scrive il collega Paolo Notari - sei stato sempre uomo, amico, giornalista disponibile e altruista. Fino all'ultimo giorno ironico, divertito e divertente. Arrivederci. A te la linea."
Uno degli inviati storici del Tg1 Rai. Ha seguito i più importanti avvenimenti degli ultimi quarant'anni: dalla prima guerra del Golfo al conflitto serbo croato, dalla disgregazione dell'ex Unione Sovietica fino alla crisi in Afghanistan, oltre al difficile dopoguerra in Iraq (dove è stato l'ultimo compagno di viaggio di Enzo Baldoni) fino alla rivolta in Libia.
Ha realizzato numerosi reportage in tutto il mondo, emergendo per alcuni "colpi" giornalistici: è stato tra i primi reporter ad entrare nella centrale di Chernobyl, la città della morte, dopo il disastro, a scoprire i resti di Che Guevara in Bolivia e a mostrare le immagini fino a quel momento segrete dell'Area 51 nel deserto del Nevada. Si è occupato ampiamente di cronaca con particolare riferimento a mafia, terrorismo e sequestri di persona oltre a terremoti come quello dell'Irpinia nel 1980 e disastri naturali.
"Ciao Pino preferisco ricordare le tante risate fatte insieme. Hai amato il tuo lavoro e hai dato tanto alla Rai e al TG1". Questo il pensiero della collega Rai Tiziana Ferrario.
Nel marzo 2017 Pino Scaccia ricevette ad Ariano Irpino il premio internazionale Sublimitas ideato da Peppino Colarusso.
"Ho accolto con profondo dispiacere la notizia della scomparsa di Scaccia, indiscusso professionista della informazione. Quando è stato contattato dall' addetto stampa Fibes, Barbara Ciarcia, ha risposto subito positivamente all'invito di conferimento del Sublimitas, a riprova della umanità e umiltà del giornalista inviato di punta del Tg 1. Il mondo della informazione oggi perde una autentica istituzione, una figura esemplare di uomo e giornalista di razza."