A maggio del 2020 il Governo dopo i problemi causati dalla pandemia ha effettuato una serie di manovre economiche all’interno del cosiddetto Decreto Rilancio. Tra queste c’è l’Ecobonus 110% una misura agevolata che permette di effettuare i lavori per rendere più efficiente dal punto di vista energetico la propria abitazione. Ma come funziona l’Ecobonus 110% ed è davvero un’opportunità per tutti? Scopriamolo insieme.

EcoBonus 110%: come funziona

Il Decreto Rilancio che al suo interno riporta il cosiddetto bonus 110% serve ad agevolare tutti coloro che vogliono fare degli interventi che permettano a tutti gli effetti di migliorare lo stato energetico della propria abitazione di due classi. Questo è possibile grazie ad alcuni specifici lavori che rientrano nel bonus.

Nello specifico, con l’EcoBonus 110% è possibile a fronte di una spesa massima di 30 mila euro, se si opera su un’unica unità immobiliare, ottenere un rimborso non solo della cifra spesa ma con un 10% in più. Se invece si effettua il lavoro su un appartamento allora sarà rimborsabile un massimo di spesa pari a 20 mila euro per ogni unità fino ad 8, oppure 15 mila euro per ogni unità immobiliare se gli appartamenti del condominio sono più di otto.

Ma quali sono i lavori inclusi nell’Eco-Bonus? Nello specifico, per riuscire a migliorare di due classi l’efficienza energetica della propria abitazione è possibile scegliere tra:

- Cappotto esterno per la propria abitazione
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Installazione di nuovi infissi
- Installazione di pannelli fotovoltaici
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Montaggio di accumulatori di energia eco-sostenibile
Installazione di colonnine per ricaricare l’automobile

Tutti questi lavori possono essere eseguiti insieme, oppure si può scegliere di fare uno o due lavori al massimo, a patto che si riesca così a raggiungere l’efficienza energetica di almeno due classi dell’abitazione.

Una volta scelti gli interventi effettuati, bisognerà trovare aziende in regola che siano in grado di svolgere i lavori e che si prendano l’onere di far approvare in precedenza i lavori dall’ENEA e successivamente dall’Agenzia delle Entrate, al fine di far procedere il pagamento del bonus all’impresa.

Un’altra soluzione può essere invece pagare di tasca propria tutti gli interventi e successivamente portarli in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi. In questo caso, i soldi del bonus verranno detratti dalle tasse e restituiti in rate annuali, per un massimo di dieci rate complessive.

EcoBonus 110%: realtà o illusione? È davvero così semplice e conveniente?

Come spiegato anche dagli esperti di futurazeta.com, specialisti nell’isolamento termico della casa da più di 30 anni, nonostante l’EcoBonus 110% sembri avere solo vantaggi in realtà non è proprio così. Infatti, una delle cose con le quali proprietari delle case oltre che imprese si trovano a fare i conti è la burocrazia. Infatti, anche se sembra semplice avere un contributo così ampio per i lavori da svolgere in casa, in realtà non lo è.

L’EcoBonus 110% richiede che si ottengano una serie di approvazioni, bisogna compilare vari moduli, ottenere l’approvazione in quanto bisogna comprovare che gli interventi permettano realmente un passaggio di due classi energetiche. Tutta la burocrazia una volta assolta richiede, almeno per l’impresa, che si attendino i soldi che verranno accreditati dall’Agenzia delle Entrate nel proprio cassetto fiscale in base al preventivo di spesa presentato.

Insomma, il procedimento burocratico è complesso e per un’impresa iniziare i lavori prima di aver ottenuto i soldi potrebbe essere rischioso e condurla ad una perdita. Infatti, se i soldi non arrivassero in tempo, se si presentasse un problema burocratico, se non andasse a buon fine la richiesta, e si avesse iniziato il lavoro ma il cliente non può pagare di tasca sua, come si farà?

Dunque, anche se si presenta un’opportunità, l’Ecobonus 110% a causa delle regole restrittive e della lunga burocrazia potrebbe non essere la scelta giusta per tutti. Non solo, chi deve effettuare un cappotto esterno, ad esempio, magari non potrebbe accedere al contributo se non abbina anche altri lavori d’efficienza. Ecco perché, si potrebbero utilizzare i tradizionali bonus al 50% per la ristrutturazione o per l’efficienza energetica, acquistando il materiale e pagando il lavoro per poi ottenere una detrazione sulla propria dichiarazione dei redditi.