"Per quanto mi riguarda potrò sentirmi sollevata soltanto quando tutti i miei studenti potranno tornare in classe. Le lezioni del primo ciclo sono in presenza, alle superiori i laboratori sono aperti e ai ragazzi con bisogni educativi speciali possono andare in classe a piccoli gruppi. Per la riapertura non faccio pronostici, lavoro per limitare i disagi. Ho scritto agli uffici scolastici regionali chiedendo di continuare il lavoro di quest'estate con gli assessori per trovare soluzioni per i mezzi di trasporto". Così, in un'intervista al Corriere della Sera, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.
"E' normale che ci si confronti: no, non mi sono sentita isolata. Anzi devo ringraziare il governo e il presidente del Consiglio. Dal primo momento ho visto una grandissima sensibilità verso una scuola di qualità. Ora per la scuola è cambiata la musica, anche sugli investimenti. Non siamo più la Cenerentola del Paese", aggiunge. Sul fatto che forse era meglio tenere aperte le scuole, osserva: "Abbiamo seguito il principio di massima precauzione", mentre alla domanda se, visto che le superiori restano chiuse fino a gennaio, ci sarà l'esame ridotto come l'anno scorso, la ministra dice: "E' un po' prematuro, capisco le ansie dei maturandi. Affronteremo il problema". (Italpress)