"Le perdite per il settore acconciatori nel primo lockdowun ammontarono a oltre 30 milioni di euro in Campania. Solo a Napoli e provincia il comparto conta 8mila imprese con 36mila addetti, nella regione si arriva 16mila imprese e 65mila addetti. Con i nuovi provvedimenti del Governo registriamo l'ennesimo colpo a un settore in crisi". Casartigiani Napoli, Associazione Artigiani della Provincia di Napoli che rappresenta ufficialmente ed a tutti gli effetti il Sindacato Datoriale nazionale degli Artigiani sul territorio della Provincia di Napoli, lancia l'allarme e spiega: "Mentre per gli Acconciatori e' stato riconosciuto il grande sforzo di investimento per i dispositivi anti-covid con raccomandazione uso mascherina per cliente ed operatore durante anche i trattamenti, consentendo quindi restare aperti anche in "Zona Rossa", per i centri estetici cio' non e' stato possibile poiche' la natura di alcuni trattamenti prevedono l'impossibilita' di un distanziamento e assenza di contatti ravvicinati, pertanto rientreranno tra le attivita' chiuse. Sara' consentito lo spostamento di clienti provenienti anche da fuori comune purche' oltre all'autocertificazione sia dimostrata la prenotazione del servizio dall'acconciatore (fax, e-mail, app, sms) e sia garantito da parte dell'impresa il contingentamento (assenza di attese all'interno del locale). Le imprese che hanno la doppia attivita' di acconciatura ed estetica dovranno tenere chiusa l'attivita' benessere lasciando a casa i dipendenti inquadrati nel settore estetica".
Covid: Casartigiani, per centri estetici altro duro colpo
30milioni di perdite nel primo lockdown
Redazione Ottopagine