Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia nuove restrizioni dopo i numerosi assembramenti nelle principali città italiane. Il premier annuncia: "Abbiamo già predisposto un piano dedicato specificamente alle feste natalizie. Ci stiamo riflettendo. Dobbiamo scongiurare ad ogni costo una terza ondata".
In Italia si continuano a sfiorare i 500 morti al giorno per il Covid e il governo deve decidere se e come stringere ancora le maglie nelle festività natalizie, specie per rendere impossibili gli assembramenti da shopping che si sono visti in tutte le grandi città, cercando di allontanare lo spettro della terza ondata a gennaio. Una decisione arriverà entro mercoledì, con un'interlocuzione in corso con il Comitato tecnico scientifico (Cts), che ha fatto trapelare la necessità di misure più rigorose.
L'ipotesi agli atti del governo è quella di una zona rossa nazionale nei giorni festivi e prefestivi, dalla vigilia di Natale a Santo Stefano, da San Silvestro a Capodanno, solo con i servizi essenziali aperti. Oppure quella più probabile di una sorta di grande zona arancione, con i negozi aperti e i ristoranti chiusi. E con il coprifuoco anticipato alle 18 o alle 20.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza: "Stiamo ragionando sulle due settimane delle vacanze di Natale, spero che in tempi brevi si possano prendere ulteriori misure per scongiurare un'ipotetica terza ondata".
Resta confermata la parte del Dpcm del 3 dicembre scorso con la quale è stata disposta la chiusura nelle giornate festive e prefestive degli esercizi commerciali collocati all'interno di "parchi commerciali ed altre strutture ad essi assimilabili, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole", a causa dell'emergenza Covid.