Hanno preso il via al Quirinale e si concluderanno venerdì le consultazioni sulla crisi di Governo, dopo le dimissioni del premier Giuseppe Conte. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricevuto prima il presidente del Senato Elisabetta Casellati, poi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente emerito Giorgio Napolitano, e a seguire ha incontrato il presidente della Camera Roberto Fico. Domani si prosegue con i gruppi politici.
IL PD - «Il Partito democratico ha una sola parola ed esprime un nome come possibile guida di un nuovo governo di cambiamento. Quello di Giuseppe Conte». Lo ha detto il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, aprendo la direzione nazionale. «Ma sarebbe insufficiente affidarsi ad un nome se in questi giorni tutti, sottolineo tutti, non compiono un atto di generosità nei confronti dell'Italia facendo un passo in avanti - ha aggiunto -. È il momento dell'ambizione, della elaborazione di un grande progetto sostenuto da una forte proposta politica. È il momento più delicato, e il Partito Democratico dimostrerà' ancora una volta al popolo italiano di esserne all'altezza». «Valutare la credibilità della composizione di un governo che noi auspichiamo stabile e duraturo, non è un pretesto polemico ma un dovere di responsabilità' verso il paese. Altrimenti le parole perdono significato e pretendere una coalizione forte ed ampia ed un esecutivo autorevole che duri tutta la legislatura sarebbe velleitario e vano». Lo ha detto il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, aprendo la direzione nazionale, in riferimento al rapporto con Renzi e Italia Viva. «Per questo io dico proviamo. Certo senza veti ma al tempo stesso dico chiarezza, lealtà, trasparenza, misura - ha aggiunto -. Proviamo perché noi non abbiamo mai voluto o auspicato elezioni politiche anticipate e non le vogliamo ora».
LEGA/CENTRODESTRA - «Per tutto il centrodestra la via maestra sono le elezioni, noi parliamo di temi concreti e non ci spaventano le sfide. Siamo stati un anno al governo con i Cinquestelle, fino a che abbiamo avuto pazienza, ma con Toninelli era difficile andare avanti». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una manifestazione davanti all'Agenzia delle Entrate. «Se al centro ci sono il taglio delle tasse, il sostegno delle famiglie, lo sblocco dei cantieri, l'azzeramento del codice degli appalti, la pace fiscale, per tutte le cartelle esattoriali arretrate - ha aggiunto -. Noi ragioniamo, se cambia idea chi ha azzerato Quota 100 siamo contenti». «Noi proporremo al capo dello Stato un avvio del paese diverso ripartendo dal taglio delle tasse, dalla pace fiscale, dalla riforma della giustizia, apertura di tutti i cantieri fermi da nord a sud, riapertura in sicurezza delle scuole. Chi volesse discutere di questo si siede al tavolo con la Lega e con il centrodestra». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine di una manifestazione davanti all'Agenzia delle Entrate. «In attesa che gli italiani possano tornare a parlare, a scegliere, noi stiamo lavorando su temi concreti, e se Conte non avrà i numeri, come non li avrà, siamo disponibili a discutere dei temi reali - ha aggiunto -. Siamo disponibili a ragionare con tutti. Il Conte ter? Il problema non sono i nomi, si deve parlare di temi concreti, mi risulta complicato lavorare con chi sta cancellando quota 100 per tornare alla legge Fornero».
NOI CON L'ITALIA - Si è riunito oggi il comitato direttivo di Noi con l'Italia e ha dato mandato al presidente del partito, Maurizio Lupi, per le consultazioni del presidente della Repubblica. In accordo con quanto deciso nel vertice del centrodestra, Maurizio Lupi salirà al Quirinale con la delegazione unitaria dei gruppi parlamentari dell'opposizione. «Nella convinzione che oggi al Paese serva un governo forte e autorevole. Forte nel sostegno parlamentare e autorevole nelle politiche, soprattutto nell'impostazione del Recovery Plan per l'uso delle risorse europee e delle riforme ad esso connesse, Noi con l'Italia dice un chiaro no all'ipotesi di un terzo esecutivo guidato da Giuseppe Conte. Bastano i risultati del Conte 2 per opporsi a questa soluzione», si legge in una nota. «Il Paese ha bisogno di un progetto lungimirante e di discontinuità, e questa non può' essere garantita da chi l'ha tenuto fermo per un anno e mezzo. Senza un governo competente e credibile - e tale non può essere il calciomercato a cui abbiamo assistito in questi giorni - l'unica strada sono le elezioni, quando il popolo si esprime la democrazia si rafforza. Questo diremo, con i leader degli altri partiti della coalizione di centrodestra, al presidente della Repubblica, alla cui saggezza ci affidiamo», conclude la nota.
Intanto il gruppo Europeisti-Maie-Centro Democratico sarà ricevuto al Quirinale dal presidente della Repubblica per le consultazioni domani mattina alle 11.50.
(Italpress)