«Difficile dire se sia meglio o peggio. La Lega di B, con quattro società astenute e 14 favorevoli, ha deciso di posticipare il campionato. Ne prendiamo atto e ce ne faremo una ragione». Così Angelo Fabiani, direttore sportivo della Salernitana, ha commentato nel corso della trasmissione Granatissimi in onda sul canale Ottochannel 696, la decisione di sospendete il campionato cadetto. Una scelta arrivata proprio nel momento migliore della Salernitana, reduce da una vittoria entusiasmante sul Venezia. «È stata una prova di spessore – ha evidenziato Fabiani -. La Salernitana ha creato una mole importante di azioni ed aveva subito gol in una delle poche occasioni create dal Venezia. Il secondo gol? Nel dubbio non si può fischiare sempre contro. In ogni caso io penso che il portiere sia uscito un po’ in maniera scomposta, ha tardato l’uscita e non è che Djuric, calciatore di due metri, può scomparire. Tutto, tra l’altro, è successo fuori dall’area piccola».
Un successo che ha acceso l’entusiasmo in città e riavvicinato la tifoseria. «Devo dire che, nonostante il Covid, la vicinanza dei tifosi c’è sempre stata. Purtroppo c’è questa emergenza sanitaria ma se dicessi che non avvertiamo la presenza dei tifosi direi una bugia. Mancano fisicamente in tribuna, ma sono il nostro dodicesimo uomo e si fanno sentire anche a distanza, come accaduto ad esempio con gli striscioni affissi al campo di allenamento. Poi è normale, quando le cose vanno male è giusto prendersi anche le critiche, ma adesso ci godiamo questo momento».
Per il momento non sembrano esserci spiragli per una riapertura degli stadi. Ma secondo Fabiani la strada da seguire è quella della prevenzione. «Credo che i governanti non hanno ancora inquadrato bene la questione. È chiaro che si deve andare avanti con i vaccini però ritengo che non si possa fare a meno della prevenzione. Per fare un test Covid rapido servono pochi minuti come abbiamo dimostrato prima della partita con il Venezia. E il mondo del calcio, in questo anno e mezzo, ha dimostrato che mettendo in campo azioni preventive si può continuare a svolgere la propria attività. Mi auguro che insieme alla necessità di vaccinare, qualche governante inizi a parlare anche di prevenzione».
Fabiani ha parlato anche della scelta di affidare la panchina a Fabrizio Castori. «Avevamo avuto un’esperienza insieme a Salerno in passato. È un tecnico che ha maturato esperienze formidabili. È un motivatore, uno che bada al sodo. In passato avevamo provato con allenatori del calibro di Colantuono e Ventura ma non eravamo riusciti a centrare l’obiettivo e, quindi, abbiamo preso Castori, un allenatore che ha capito subito cosa chiedeva la società».
In chiusura una chiosa sulla multiproprietà: «Ho sempre detto che la multiproprietà è un falso problema che verrà affrontato nel momento opportuno. Ma non si può pensare che una squadra partecipi ad un campionato tanto per partecipare. È un tema che è stato strumentalizzato ma che si affronterà quando ci sarà necessità di affrontarlo. Mi dispiace tantissimo che in questi anni sia passato il messaggio che non si voleva andare in serie A. Se fosse così saremmo stati tutti degli idioti. Non si può andare dai calciatori e dire oggi dovete perdere perché non si può essere promossi. Tra l’altro si commetterebbe una frode sportiva. In ogni caso speriamo davvero di doverci porre quanto prima questo tipo di problema…».