Capaccio

Nell'ambito dell'iniziativa "Beach litter" che ogni anno traccia un quadro sullo stato di salute delle coste campane, Legambiente torna a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di comportamenti responsabili sulle spiagge. Soprattutto ora che la stagione estiva sta per cominciare e i litorali torneranno ad affollarsi (nel rispetto delle norme anti-Covid) di bagnanti. 

Questa mattina i volontari dell'associazione si sono ritrovati all'oasi dunale di Paestum: tanti, troppi, rifiuti abbandonati. A cominciare dalla plastica, regina incontrastata dell'inquinamento da spiaggia.

Ma, complice anche l'emergenza sanitaria, la new entry è rappresentata dalle mascherine. Insomma, un quadro compromesso che è tempo di cambiare. Questo l'appello lanciato dai volontari di Legambiente ed in primis dalla presidente regionale Mariateresa Imparato.

Del resto, la scelta dell'oasi dunale della città dei templi non è stata casuale: proprio qui un guasto al depuratore cittadino provocò il rilascio in mare di milioni di dischetti, trasportati dalle correnti fin sulle coste francesi e spagnole. "Legambiente - ha ricordato Imparato - si è costituita parte civile in quello che è il primo processo per inquinamento da plastica".