«Io ho sempre detto che la Salernitana ha conquistato sul campo la serie A, metaforicamente e praticamente, e sul campo va contesa questa vittoria. Noi dobbiamo essere, eventualmente, sconfitti sul campo e non da bolli, marche o ricorsi». Così il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ha commentato la bocciatura del trust della Salernitana da parte della Figc. «Ho detto costantemente che la dirigenza della Salernitana aveva avuto la capacità di portare in serie A la squadra e che avrebbe avuto, mi auguravo, la capacità di garatirne l'iscrizione. Noi - ha aggiunto - abbiamo messo a disposizione lo stadio, che è pronto per la serie A, in quanto abbiamo apportato le modifiche richieste. Ho anche sempre sostenuto che il Comune era a disposizione della Salernitana per ogni eventuale intervento fosse ritenuto utile. Non c'è stato richiesto nulla, si immaginava che stessero lavorando in armonia. Certamente il Comune di Salerno non può entrare nei meccanismi econimici finanziari di un'azienda, possiamo fare le nostre rimostranze ma ce lo devono chiedere e noi siamo pronti nei limiti delle nostre umane possibilità a dare una mano», ha concluso il primo cittadino.
Dura anche la presa di posizione del consigliere comunale Roberto Celano. «Ora basta. Si modifichi rapidamente il trust in base alle indicazioni delle Istituzioni sportive. Gravina e la Figc però smettano di guardare alla 'pagliuzza' della Salernitana, fingendo di non vedere problemi reali e violazioni di altre società. Salerno e la sua tifoseria – ha aggiunto - non possono pagare 'lotte' tra bande. La Salernitana ha conquistato la serie A sul campo e deve disputare il massimo campionato. Termini questo teatrino e si dia la possibilità a chi ne avrà la responsabilità di allestire una squadra competitiva non solo per non svalutare il valore patrimoniale della Salernitana ma soprattutto per tener vivo quel clima di entusiasmo che si è creato intorno alla squadra e che sarà in grado di spingerla con forza verso i successi auspicati».