Ariano Irpino

Violenza sessuale aggravata in danno di una bambina la pesante accusa nei confronti di un uomo di Ariano Irpino arrestato e trasferito in carcere questa mattina dagli agenti del locale commissariato. Nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura sannita – competente per territorio – che ha coordinato le indagini della Polizia.

Lavoro investigativo avviato lo scorso 25 giugno dopo la denuncia presentata dalla madre della piccola, avuta in una precedente relazione e moglie dell'arrestato. La donna pochi giorni fa aveva deciso di rivolgersi agli agenti dopo aver ritrovato nella camera da letto della figlia una lettera in cui la bambina descriveva gli atti di violenza sessuali posti in essere dall’indagato.

Immediatamente sono scattate le indagini e avviato il protocollo previsto dal cosiddetto “Codice Rosso”. Durante le indagini la minore è stata ascoltata dalla Polizia Giudiziaria presso lo Spazio Ascolto Vittime Vulnerabili della Procura di Benevento con l’ausilio di un esperto in psicologia, raccontando nel dettaglio i fatti descritti nella lettera, “che trovavano – scrive il procuratore Capo Aldo Policastro - piena e puntuale conferma nelle fonti di prova dichiarative e documentali, raccolte dai poliziotti della Sezione di Polizia giudiziaria e del Commissariato di Ariano irpino, all’esito di meticolose e tempestive indagini, anche di natura informatica”.

Le indagini hanno quindi consentito di acquisire gravi indizi in ordine alle seguenti circostanze: “sin da quando la bambina aveva 9 anni, l’indagato aveva posto in essere nei confronti della minore, in tempi diversi, atti sessuali, approfittando dell’assenza della moglie da casa per esigenze lavorative, avvicinandosi alla bambina con fare apparentemente tenero, simulando dei giochi o facendole credere di volerle dare affetto.

L’adozione della misura cautelare custodiale – conclude il dottore Policastro - si è resa indispensabile in quanto, oltre alla gravità dei fatti ed alla gravità indiziaria, è stata ritenuta la sussistenza di un concreto ed attuale pericolo di reiterazione di analoghi delitti, avendo il Giudice delle Indagini Preliminari rilevato la totale incapacità dell’indagato di controllare gli istinti sessuali”.