Il sacro fuoco di Olimpia si è spento. Le Olimpiadi sono terminate. E’ tempo di analisi e di bilanci. Il movimento campano ha risposto bene. Ha qualificato 25 atleti, è stato presente con tecnici e dirigenti e ha portato a casa cinque medaglie e diversi piazzamenti. Si poteva fare di più? La risposta è affermativa. Qualche atleta, uno su tutti il karateka Angelo Crescenzo, è stato sfortunatissimo. Si poteva giocare una medaglia ma un colpo subito alla testa lo ha costretto a ritirarsi dopo il primo incontro disputato sul tatami. Breve ma intensa la sua esperienza come quella di altri campani. Come al solito bene i canottieri. Vicino, Castaldo e Di Costanzo, ripescato all’ultimo secondo dopo che Rosetti è risultato positivo al Covid, hanno bissato il bronzo di Rio de Janeiro e senza l’inspiegabile e folle manovra della Gran Bretagna, gli azzurri potevano essere d’argento. Qualche rammarico anche Luca Curatoli, splendido nella prova a squadre dove gli azzurri hanno vinto la medaglia d’argento. Il napoletano è tornato a casa col cruccio di una brutta eliminazione nella prova individuale dove poteva essere della partita per le medaglie. Per fortuna è ancora giovane, il talento e la voglia di lavorare e migliorare non gli mancano, ecco perché a Parigi potrà essere ancora tra coloro che daranno l’assalto al podio. Discorso diverso per Irma Testa. Nessun pugile sale sul ring per ottenere un piazzamento, figuriamoci una vincente come la ragazza di Torre Annunziata. Il bronzo è un pezzo di storia del pugilato italiano ma lei voleva una medaglia del colore diverso. Le è mancato qualcosa nella seconda ripresa della semifinale contro la Petecio, altrimenti l’oro non era un sogno impossibile. Irma è tornata a casa festeggiata da vera star, ma il suo pensiero è già rivolto a Parigi. Dopo un quarto di finale e una semifinale, il prossimo step è combattere per l’oro.  

A fine Giochi c’è sempre la classica divisione delle medaglie vinte per ogni regione e la Campania è in buona posizione. A tirare il gruppo c’è la Lombardia con 19 podi, secondo il Lazio con 8, terza piazza per il Veneto con 7. Al quarto posto a quota cinque ci sono Puglia (tre sono d’oro), Piemonte, Sicilia e Campania. Tre medaglie per la Toscana, l’Emilia Romagna, il Friuli-Venezia Giulia. A quota due troviamo la Sardegna, una medaglia per Molise, Marche, Trentino Alto Adige, Liguria e Umbria. Nessuna gioia per Calabria, Basilicata, Abruzzo e Valle d’Aosta. 

Le Olimpiadi francesi ci saranno tra trentasei mesi, tempi più stretti rispetto al passato per lo slittamento al 2021 dell’edizione giapponese, un piccolo vantaggio soprattutto per chi ha qualche anno in più e potrebbe essere stimolato a stringere i denti per un’altra esaltante e meravigliosa avventura a cinque cerchi.