Benevento

Ha guidato il Benevento nella stagione 1996/1997 e per metà della successiva. Nel Sannio viene ricordato per la cocente sconfitta subita nella finalissima play off contro la Turris sul neutro di Avellino, ma negli anni successivi Massimo Silva è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni arrivando addirittura nella massima serie con l’Ascoli. In questa stagione è partito sulla panchina del Grosseto, anche se lo scorso novembre è arrivato l’esonero a causa dei risultati negativi maturati dalla compagine maremmana. Lo abbiamo contattato per conoscere il suo parere sul campionato del Benevento: “Lo seguo volentieri perché a questa piazza sono molto legato. Tra l’altro sulla panchina c’è un marchigiano come me che conosco abbastanza bene. Da calciatore ha fatto molto bene, è stato un grande portiere. Come tecnico è molto determinato e convito delle sue idee. Che dire sul Benevento. E’ una squadra forte e tosta. Il girone meridionale è quello più difficile e la continuità di risultati che sta avendo dimostra quanto sia di alto livello. La Salernitana non molla? E’ vero, ma i giallorossi sono molto più equilibrati. Credo che questo sia l’anno buono, anche perché è arrivato il momento per tutti dopo anni di sacrifici ad assaporare questa serie B. Mi permetto di andare oltre: se dovesse accadere ciò che tutti sognano, con l’entusiasmo della tifoseria e della società il Benevento farebbe bene anche tra i cadetti”.

 

Chiude nel parlare dell’esperienza vissuta nel Sannio:

 

“La prima cosa che mi viene in mente è la delusione per la sconfitta nella finale contro la Turris. Ricordo con affetto il presidente Cotroneo e tutti gli amici che ho conosciuto a Benevento, soprattutto la tifoseria che si è dimostrata essere molto esigente”.  

 

Ivan Calabrese